Il punto di partenza nei percorsi di crescita personale sei tu! Su eventi, cose e persone hai potere limitato, come è normale e giusto che sia. Però su ciò che “sai e sei”, hai massima facoltà di azione. Lavorare su sé stessi è il mezzo per raggiungere questo scopo, cioè diventare quello che vuoi.
Si tratta di un cammino alla scoperta delle tue possibilità. È spesso un viaggio lungo e faticoso ma è anche bellissimo e a volte necessario. Restare come e dove sei è più facile e comodo. Però prima o poi ti accorgerai che tutto il resto va avanti, mentre tu stai fermo, o addirittura torni indietro.
Tutto a questo mondo si muove, perfino le montagne. Perché tu fai eccezione? Non è mai troppo tardi per lavorare su sé stessi, e non è mai troppo presto. La verità è però che più rimandi, più avrai cose da cambiare e non saprai da dove cominciare. Un consiglio? Inizia adesso, inizia qui!
Come lavorare su sé stessi e perché è importante
Lavorare su sé stessi per migliorarsi è un atto d’amore verso il presente, un dono per il futuro e un gesto di perdono per il passato. Non basta, è pure una dimostrazione di responsabilità. Figo vero? Però in sostanza come si fa? E inoltre, come si fa nel modo giusto? Diciamolo, la risposta non sarà quella che ti aspetti o che vorrai. Infatti ci sono infinite sfere dell’esistenza a cui da un “upgrade”.
Di solito gli ambiti principali sono 3: il lavoro, il benessere psicofisico e le relazioni con gli altri. Ora scegli cosa ti serve di più: autostima, fiducia in te stesso, assertività, resilienza, autocontrollo, ricchezza, problem solving, o che altro? La realtà è che soltanto tu sai di cosa hai bisogno davvero.
Le strategie più inflazionate sono: leggere libri, fare sport, allontanare le negatività, tenere un diario, imparare una lingua o suonare uno strumento. C’è perfino chi suggerisce cose tipo: rifare il letto la mattina, bere acqua tiepida appena svegli, guardare poca tv o usare meno lo smartphone.
Detto tra di noi, va bene tutto e non va bene niente. Infatti non esiste una guida efficace per ognuno. Lavorare su sé stessi funziona e ha senso se c’è motivazione e ti conosci veramente. In caso contrario si riduce ad un’attività vaga che nella maggior parte dei casi non porta a nulla.
Quindi stavolta ci tiriamo fuori? Assolutamente…quasi. Ci sono cioè alcune indicazioni valide sempre. Ogni ricetta ha dei passaggi fissi, altrimenti il piatto non riesce. Questa dunque è la nostra parte. Tocca a te poi rivisitarla, farla tua, dargli quel tocco personale che la renda perfetta per te.
Fissa degli obiettivi
Se cominci questa sfida dicendo semplicemente “voglio diventare migliore”, hai già perso. Invece avrai maggiori probabilità di successo con idee chiare e precise. Crea una lista delle tue priorità, altrimenti sprecherai energie preziose. Inoltre lungo la strada perderai voglia ed entusiasmo.
Punta a traguardi concreti, raggiungibili e misurabili. C’è pure un dettaglio molto importante da ricordare. Distingui sempre gli obiettivi dai desideri. Questi ultimi infatti spesso sono soltanto sogni e ambizioni senza veri presupposti. Scegli il bersaglio con razionalità, non con l’emotività.
Ora penserai “quindi reprimo le emozioni?”, non esattamente. Se prendi una decisione fallo a mente fredda. Tuttavia quando si tratta di lavorare su sé stessi allora usale perché sono il traino della motivazione. Con il giusto umore e spirito superi fatica, scoraggiamento e fallimenti.
Lavorare su sé stessi…un passo alla volta
Chi si prepara ad una maratona comincia con corse di media lunghezza e poi aumenta gradualmente la distanza. Lo stesso vale per qualunque nuova impresa. Lavorare su sé stessi richiede tempo e impegno. Volere tutto e subito è assurdo, inutile e controproducente.
Muoviti un passo alla volta e alla tua velocità. Non essere schiavo della fretta e del risultato. Porta a termine piccole prove e passa alle successive. La fine di ogni tappa ti darà soddisfazione e forza per andare avanti. Infondo tante azioni messe insieme determinano l’esito finale.
Impara qualcosa di nuovo o imparalo meglio, anche su di te
L’apprendimento, la lettura, l’acquisizione di informazioni sono sempre un buon investimento. Dicevamo che c’è chi dà consigli specifici come ad esempio lo studio di lingue straniere. Tuttavia la nostra opinione è: fai quello che ti piace. L’importante infatti è che sia qualcosa che ti coinvolge.
Inoltre perché scervellarsi e andare alla cieca? Se hai già delle abilità o delle competenze, usale e diventa ancora più bravo. Accrescere la propria cultura generale o di settore è un ottimo modo per lavorare su sé stessi. Pure viaggiare è un’opportunità per ampliare i propri orizzonti. Per finire, si impara guardando fuori, ma pure guardandosi dentro. Esci dalla tua zona di confort e mettiti alla prova. Parafrasando il filosofo cinese Loazi: Se conosci il mondo sei saggio, se conosci te stesso sei illuminato.
Individua e accetta i tuoi limiti e difetti
La voglia di migliorare nasce quando capisci che qualcosa non va. Questa consapevolezza matura a volte dopo lunga riflessione. Spesso invece arriva dopo un evento particolare. Per finire, in alcuni casi, è solo frutto dell’osservazione dell’esterno. Questa è la circostanza in cui l’invidia o la gelosia, nelle loro forme “sane”, diventano perfino utili. La prima infatti ti stimola ad eccellere. La seconda ti informa di un’insicurezza e ti aiuta a non dare per scontati i sentimenti di un partner.
Non importa quale sia la causa, quello che conta è l’effetto. Si inizia a lavorare su sé stessi per superare i propri limiti, o per conviverci con serenità. Per i difetti il discorso è più complesso. Infatti ci si accorge meno delle proprie pecche o mancanze. Gli altri però diventano una risorsa preziosa. Quindi metti da parte orgoglio o suscettibilità e ascolta le critiche “costruttive”.
Come lavorare su sé stessi…con l’aiuto di qualcun altro
La crescita personale, come suggerisce il termine, è un’esperienza al singolare. Tuttavia non è per forza solitaria. Lo sa bene qualunque praticante di sport individuale. In gara si è da soli contro gli avversarsi. Fino a un secondo prima però si fa tutto in team con l’allenatore e il preparatore.
Lavorare su sé stessi segue lo stesso principio. Così come leggi i nostri consigli per orientarti nel tragitto, sfrutta pure l’esperienza di chi fa questo di mestiere. In base al tuo intento affidati a un life coach, a un mental coach o a uno psicologo. Chiedere aiuto non toglie valore al tuo risultato.
Non essere tra quelli che “perdono il perdono”
Spesso ciò che ostacola il tuo sviluppo è la convinzione di non meritare una vita migliore. Per i tuoi errori, rimpianti e rimorsi ti arrabbi con gli altri e con la persona che vedi allo specchio. Se sei così la colpa è tua giusto? Ci soffri, però allo stesso tempo pensi che sia la giusta punizione.
Niente di più sbagliato e falso. Il cambiamento è nelle tue mani. Chiunque ha diritto ad una seconda, terza…decima possibilità, specialmente quando sei tu a concederla. Fai pace con l’individuo che vedi riflesso. In pratica è l’unico su cui puoi davvero contare, quindi trattalo bene. Basta lavorare su sé stessi per essere felici. Tutto chiaro fin qui? Ottimo, perché è proprio finita qui. La nostra aspirazione è esserti di ispirazione. Se pure stavolta ci siamo riusciti, diccelo in un commento.