Quando non lavori per i soldi ma i soldi lavorano per te, allora possiedi la libertà finanziaria. Ecco l’articolo finisce qui, lasciaci un commento. Sarebbe bello se fosse così facile vero? In realtà infatti il concetto non è difficile, è “semplicemente complesso”. Serve solo concentrazione, quindi magari spegni o nascondi lo smartphone. Il discorso ovviamente cambia se ci leggi proprio dal cellulare!
L’indipendenza economica va oltre l’aspetto monetario. Si traduce pure in maggiore benessere psicofisico e serenità. Disponi pienamente di te stesso, ti dedichi ai tuoi affetti, progetti e passioni. L’apparenza tuttavia inganna, perché conquistare questo traguardo è diverso dal diventare ricchi. Si tratta di due condizioni collegate e spesso consequenziali. Allo stesso tempo però sono dimensioni ben distinte. Metà confuso e metà curioso? Due ottime ragioni per proseguire.
Differenza tra ricchezza e libertà finanziaria
Cos’è la libertà finanziaria? Come accennato è diversa dalla ricchezza. Infatti se hai la seconda non significa che tu abbia anche la prima, e viceversa. Se svolgi un’attività che ti frutta ad esempio 20mila euro al mese, sei abbastanza ricco. Però se smetti, prima o poi le risorse finiranno.
Se invece hai una rendita di 2mila euro al mese senza fare nulla, magari non sei ricco, però sei finanziariamente libero. Quindi il succo del discorso è non lavorare ma guadagnare ugualmente? Non proprio. Più precisamente vuol dire avere la facoltà di scegliere tra lavorare e no.
Si è vero, in entrambi i casi i “quattrini” sono il motore di tutto. Tuttavia cambia sia l’entità del profitto che la sua fonte. Inoltre varia anche l’approccio mentale. Nella ricchezza l’elemento principale è la disponibilità di denaro, nell’indipendenza economica soprattutto quella di tempo.
Per capirci meglio, magari possiedi una villa in ogni capitale d’Europa. Però sei così impegnato che resti sempre dove sei. In sintesi la ricchezza incrementa e preserva il tenore di vita, la libertà finanziaria ne migliora anche la qualità. Ci sono tante persone molto facoltose la cui fortuna dipende dalla loro capacità di alimentarla. In pratica lavorano per vivere e vivono per lavorare. Questa routine li rende ricchi, però tutt’altro che liberi.
Il tuo sogno di quanto ha bisogno?
Esistono molti grafici e modelli matematici per quantificare il prezzo della libertà finanziaria. Una delle formule più famose e suggerite è la regola del 4%. La percentuale indica il tetto massimo di prelievo annuale dai propri risparmi. Se resti entro questo limite non intacchi il capitale iniziale.
Gli schemi proposti sembrano e sono elaborati. Tuttavia bastano pochi elementi per renderli concretamente operativi. Infatti servono essenzialmente 2 categorie di dati, le entrate e le uscite. Altri fattori sono: sesso, età, città e reddito dell’individuo, inflazione stimata e durata della rendita.
La domanda ora è: questi sistemi funzionano? In teoria forse, in pratica boh! Ci sono tante, troppe variabili. Ogni soggetto ha esigenze da un altro. Le sue necessità inoltre cambiano con il tempo, gli eventi e gli imprevisti. Come ne usciamo allora? Diciamo che tutto resta utile. Però la strategia più efficace è accrescere le proprie competenze o sfruttare quelle di qualcuno già esperto.
Se agisci da solo, la libertà finanziaria sarà l’ultimo step. Entrano in gioco due termini ormai di moda. Si tratta dell’educazione finanziaria e dell’intelligenza finanziaria. La prima fornisce le nozioni per operare in ambito economico. La seconda è l’abilità di farlo in modo produttivo.
Preferisci un parere professionale? Allora affidati all’equivalente del life coach per gli affari, il financial coach. Anche in questa circostanza però, possedere un po’ delle due componenti di cui sopra, non fa male. Sempre meglio capirci qualcosa in più, perché infondo i soldi sono i tuoi.
Come raggiungere la libertà finanziaria
Tutto chiaro fin qui? Bene, allora sei pronto a un passo importante come avere libertà finanziaria. Riassumendo, quando ce l’hai lavori perché vuoi, non perché devi. Non sei per forza ricco però hai tutto ciò che ti serve e anche di più. Ciò che possiedi non ti possiede, hai tempo per te stesso e pace interiore. In che modo erigere questa fortezza della felicità? Partiamo dalle fondamenta: salda i debiti, aumenta i guadagni, riduci le spese. Senza questi pilastri sarà un castello di carte.
Tu dirai: bella scoperta! Però sii sincero, quante voci di questa micro lista puoi spuntare subito? Fatto questo, passiamo al sodo. La chiave sono i cosiddetti redditi passivi. Si tratta cioè delle rendite che si rinnovano a prescindere dal tuo intervento. Nel dettaglio ecco le tipologie principali:
- Immobili e terreni
- Titoli e investimenti (azioni, obbligazioni, fondi comuni, assicurazioni, ecc)
- Proventi di proprietà intellettuali (diritti d’autore, brevetti)
Dimentica il trading online o l’e-commerce. Il primo in particolare è molto rischioso. Inoltre, sebbene siano spesso attività remunerative, restano appunto delle “attività”. In pratica esigono capacità, dedizione e continuo monitoraggio. Più che libertà finanziaria somiglia ad una schiavitù.
In verità se escludiamo “forse” una vincita milionaria da record, i redditi totalmente automatici sono un mito. Ad esempio gli immobili richiedono manutenzione. Per di più, se non erediti, prima li costruisci, acquisti e magari pure ristrutturi. Per finire non si affittano mica da soli! Quindi serviranno inquilini, si spera onesti e sempre puntuali nel pagare i canoni di locazione. Da tutto ciò deduci che almeno all’inizio un po’ di lavoro ti tocca. In seguito poi sarà questione di gestione.
Conclusioni e dritte finali
Come detto all’inizio, il discorso non è difficile però nemmeno semplice. Rispetto alla ricchezza, la libertà finanziaria è più raggiungibile. Lo è grazie alla fase di accumulo nel tempo. Quelle risorse poi garantiranno, si suppone, sicurezza, salute e stabilità. Il processo, con adeguate manovre, è realizzabile pure da persone “comuni”. Si parla di soggetti che di certo hanno sufficienti mezzi. Tuttavia rientrano ancora nei limiti di normalità. Andiamo più nel concreto per capirci meglio.
Ad esempio non sono rari guadagni di oltre 4mila euro al mese. Accantonando la metà, per 30 anni, si ha una rendita di 2mila euro per altrettanti 30. Molto meno frequente invece, è avere entrate di oltre 4milioni di euro mensili. Ora comprendi cosa si intendiamo per normalità. Anche se 4mila euro mensili per tanti sono un lusso, ragioniamo ancora con i piedi per terra.
Chi è poco lungimirante preferisce l’uovo oggi piuttosto che la gallina domani. Uno intelligente invece cova l’uovo per avere poi la gallina. I saggi infine comprano una gallina per avere altre uova e in seguito altre galline. Tuttavia, poiché non esistono quelle che fanno uova d’oro, nessun investimento è sicuro al 100%. Quindi le parole d’ordine sono prudenza e diversificazione.
Insomma, restando sul tema di prima, non mettere tutte le uova in un solo paniere. Ok, articolo finito, stavolta per davvero. Segna sul calendario questo giorno perché oggi comincia il tuo cammino verso la libertà finanziaria. A proposito, visto che ci sei, lasciaci pure un commento.
Introduttivo ma chiaro ed efficace