Nel mondo moderno c’è incertezza lavorativa, le relazioni sociali sembrano meno solide e i valori morali una specie in via di estinzione. Come essere sicuri di sé in tempi così “incasinati”? Questo è uno degli ambiti su cui esistono tonnellate di libri, contenuti internet e un enorme business.
Cambiano gli “chef” però le “ricette” sono quasi sempre le stesse. I consigli più diffusi infatti sono: esci dalle zone di confort, non evitare ciò che ti fa paura, cura l’aspetto fisico e la postura, migliora l’assertività, e bla bla bla. Sono tutti buoni suggerimenti, però non vanno bene per tutti.
Per questo motivo i nostri sono più spunti di riflessione che vere e proprie regole. Crediamo quindi che capire alcuni meccanismi psicologici sia più utile che seguire dei consigli senza conoscere il perché. In sintesi, preferisci sapere come si prepara un solo piatto o imparare a cucinare? Se sei ancora qui allora ti interessa come essere sicuri di sé ma anche come diventare persone migliori.
Differenza tra migliorare l’autostima ed essere più sicuri di sé
A giudicare dal titolo sembra sempre lo stesso concetto, vero? E invece non è esattamente così. Adesso dirai: vabbè però è tutta questione di semantica, non fatela così complicata! In parte hai ragione, tuttavia, come detto in altre occasioni, le parole contano perché costruiscono la realtà.
Ad ogni significato si associano idee e stati d’animo. In pratica ciò che comunichi o che recepisci è anche quello che pensi e che senti. Ad esempio guardare e vedere sono entrambi atti che svolgi con gli occhi. Però non sempre si individua ciò che si osserva, e a volte “si guarda ma non si vede”.
Nel nostro caso, l’autostima è la considerazione complessiva che hai della tua persona. Tutto ciò è diverso da atteggiamenti come essere sicuri di sé. Infatti qui si parla piuttosto di quanta fiducia hai nelle tue capacità. Inoltre questa percezione interiore riguarda spesso degli specifici contesti.
Che succede quando ti cimenti in qualcosa per la prima volta? Magari sei insicuro perché si tratta di un’esperienza nuova. Il valore che ti attribuisci però non cambia. È solo questione di impegno, pratica e abitudine. Sfatiamo dunque un mito, non avrai sempre tutte le risposte e capiteranno di continuo circostanze impreviste e inesplorate. Allora come essere sicuri di sé in ogni situazione?
Semplice, non si può, perché l’esistenza è uno stato dinamico. Certo, molti cicli si ripetono e ci sono routine che durano anche molto a lungo. Il cambiamento però è spesso dietro l’angolo. Niente panico, si tratta solo di convivere a volte con l’idea di una dose normale, accettabile e superabile di incertezza. Chiarito questo, vediamo come ricaricare la fiducia quando serve.
Mettiti in discussione, non in dubbio
Il dubbio uccide o salva la vita. Se è il momento giusto o sbagliato per esitare lo scoprirai quando ne vedrai le conseguenze. Tu però vuoi che il risultato delle tue azioni sia frutto di una scelta ragionata e non del caso. Esiste una via di mezzo come essere sicuri di sé ma con “riserva”.
Mettersi in discussione è cosa ben diversa da cedere alle perplessità. Analizza la situazione con onestà e obbiettività. Se ci sono troppe variabili o quasi nessuna probabilità di riuscita, hai tutto il diritto di ritornare sui tuoi passi. Questa non è paura ma piuttosto intelligenza e strategia.
Da circolo vizioso a circolo virtuoso
Capita spesso che gli eventi positivi ne scatenino altri simili. Allo stesso modo però succede anche per quelli negativi. Pure senza tirare in ballo poveri cani e serpenti che si mordono la coda, pensa a una partita di calcio. La squadra che segna per prima ha un vantaggio matematico e psicologico.
Infatti chi subisce il goal incassa anche un colpo al morale. A questo punto è più semplice segnare ancora, sulla scia dell’entusiasmo. Per chi sta perdendo, l’impresa è faticosa il doppio. In pratica si deve reagire emotivamente. Poi il goal che serve “basta solo” per riportare la situazione in pari.
Questo meccanismo vale pure in ambiti di crescita personale come essere sicuri di sé. Se ad esempio sei poco risoluto, è facile sbagliare. Inoltre ad ogni errore crescerà la tua incertezza. Per fortuna la vita è diversa da un match di serie A. Quando giochi male magari ti impegni di più. Però in sostanza l’unica cosa che puoi fare è continuare a giocare. Nella realtà invece hai una scelta.
Un sistema utile è “mettere in pausa”. Se ti blocchi su qualcosa, dedicati ad un altro impegno e portalo a termine. Stimola la tua capacità di problem solving e aumenterai la percezione di fiducia. Se quest’ultima cresce, a sua volta alimenterà l’abilità di problem solving, e così via. Per finire, con rinnovata motivazione, riprendi la questione in sospeso. Vedrai che stavolta fari goal!
Come essere sicuri di sé ma non troppo
Un buon livello di fiducia nelle proprie abilità personali o professionali è un requisito per efficacia e successo. Se non lo fosse non ne staremmo parlando giusto? Ok, però c’è anche il rovescio della medaglia. Infatti a volte il tuo comportamento forte e deciso si confonde con la presunzione.
Inoltre quando si ha eccessiva certezza si rischiano azioni avventate e a volte pericolose. Quindi come essere sicuri di sé ma non arroganti o imprudenti? Innanzi tutto la consapevolezza non ha bisogno di ostentazione. In sostanza, dimostra chi sei e vai avanti, invece di fermarti a gongolare.
Ricorda inoltre che gli errori più fatali li commette proprio chi sovrastima le proprie risorse. Tali soggetti si illudono e ingannano pure gli altri. Il risultato è trovarsi al posto sbagliato senza averne titolo o competenze. Essi sono come bombe a orologeria che presto o tardi faranno danni alla propria persona o al prossimo. Stanne alla larga e soprattutto non diventare uno di loro.
Il confine tra esperienze e traumi lo disegni tu
La percezione della propria autoefficacia come essere sicuri di sé, proviene dal vissuto. Inoltre migliora col ripetersi delle stesse dinamiche. Prendiamo un evento comune come il primo esame all’università. Timori e aspettative sono alti, tuttavia l’importante è “rompere il ghiaccio”.
C’è però chi si impantana totalmente se non lo passa o riceve un voto insoddisfacente. In pratica quell’episodio si scolpisce nella mente e si trasforma in un blocco. Questo capita perché spesso un risultato negativo si interpreta come sintomo di stupidità, inadeguatezza o incapacità.
La differenza tra ricordarlo come un trauma o un’esperienza dipende da te. Se scegli la seconda ipotesi, magari la prossima volta studierai di più e meglio. Parlerai con chi lo ha già passato. Ti informerai sul docente che terrà la sessione così da percepirlo in modo più familiare e meno ostile.
In pratica farai tutto ciò che puoi per determinare il successo. L’obiettivo sarà la preparazione ma soprattutto raggiungere uno stato mentale come essere sicuri di sé. A questo punto il risultato passa in secondo piano. Infatti, a prescindere dal voto, più che l’esame, hai già superato te stesso.
Come essere sicuri si sé grazie all’intelligenza emotiva
Come detto prima, più esperienze hai nella vita, più ti senti tranquillo e sai cosa fare quando si ripetono. Questo vale in teoria, però non sempre nella pratica. C’è infatti una componente piuttosto rilevante che costituisce la proverbiale eccezione alla regola. Si tratta del fattore umano.
Il tuo stato d’animo può falsare qualsiasi prestazione, anche se sei istruito o fisicamente in forma. Prendiamo ancora una volta come esempio il nostro esame universitario. Diciamo che hai studiato tantissimo e in pratica conosci ogni risposta a memoria. Quando però ti trovi difronte alla commissione, il panico ti assale, la memoria fa cilecca e non spiccichi nemmeno una parola.
Questo capita anche nello sport o nel lavoro a professionisti esperti, che tuttavia non reggono la pressione. Come essere sicuri di sé in questi casi? Nello specifico conta poco quanto sei oggettivamente pronto, se sei soggettivamente impreparato. La chiave è potenziare la tua intelligenza emotiva. In sostanza c’è da riconoscere e gestire ciò che provi, nel modo giusto. Se infatti cambi prospettiva, la paura non ti paralizza ma ti accende, e l’ansia diventa solo eccitazione.
Sii te stesso, solo se ti piaci davvero
Difficile conservare la risolutezza quando ogni giorno qualcuno valuta quello che dici e che fai. Al lavoro, per forza di cose, c’è chi misura i tuoi risultati. Fuori dell’ufficio però spesso sei proprio tu che amplifichi il problema. Infatti attraverso i social ci si espone molto di più che in passato.
Il bisogno di condivisione e di approvazione è quindi un’arma a doppio taglio. Alimenta il proprio ego però lo rende pure più fragile. Come essere sicuri di sé a prescindere dai like e dai follower? Innanzi tutto se temi il giudizio degli altri…smetti di giudicare gli altri! In realtà tieni a ciò che pensa la gente perché ragioni allo stesso modo. Lascia vivere e soprattutto comincia a farlo tu.
C’è poi la vecchia storia del “sii sempre te stesso”. Si tratta di un ottimo suggerimento, che però non equivale a una condanna. Sei introverso ma hai comunque una vita piena e soddisfacente? Allora resta timido. Se però la tua timidezza rappresenta un disagio, cambia e migliora ciò che sei.
Una regola che ripetiamo spesso è che accettarsi è diverso da rassegnarsi. Correggere quello che non funziona è un diritto e fa parte del tuo percorso. Del resto, come essere sicuri di sé se non ci si piace per nulla? Questo in sintesi è ciò che puoi fare per te. Invece per noi, lascia un commento.