Le emozioni sono reazioni mentali e fisiche a stimoli esterni o interni “tutto qui”, si vabbè, lallero! Ok è una iper semplificazione, ma è per dire che provarle è normale, tranne quando ti complicano la vita. Ad esempio c’è chi fa costantemente i conti con problemi come combattere l’ansia.
Quando infatti questa emozione diventa troppo invadente, si trasforma in un vero e proprio disagio. Il bello, si fa per dire, è che ha pure una connotazione multiforme e sfaccettata. In base ai contesti e alle situazioni si sviluppa quindi in:
- Ansia da separazione – incapacità di metabolizzare il distacco affettivo o la perdita.
- Ansia da prestazione – timore e senso di inadeguatezza in ambito professionale, sportivo, sessuale, scolastico, ecc.
- Disturbo d’ansia sociale – problemi nelle relazioni lavorative, affettive e intime.
- Attacco di panico – manifestazione estrema dell’ansia con ripercussioni psicosomatiche.
- Disturbo d’ansia generalizzato – stato prolungato di apprensione senza una vera e propria causa.
- Fobie specifiche (agorafobia, claustrofobia, acrofobia, ecc..).
- Ansia anticipatoria – angoscia con previsione di scenari catastrofici in relazione a eventi futuri.
- Disturbo d’ansia da condizione medica – costante preoccupazione, fondata o immotivata, per il proprio stato di salute.
Per fortuna esistono delle alternative a subire le proprie emozioni, come combattere l’ansie è trasformarla in forza. Se sei qui significa che l’argomento in questione interessa te o qualcuno che ti sta a cuore. Il nostro incarico di oggi è darti quante più informazioni e spunti di riflessione. Che ne dici di sferrare il primo colpo a questa brutta bestia che poi tanto brutta non è? Ok, all’attacco.
Impara come combattere l’ansia conoscendola
Se è vero che si teme ciò che non si conosce, per imparare come combattere l’ansia il trucco è conoscerla di più per temerla di meno. Allora facciamo subito le presentazioni. L’ansia, come pure la paura, è una risposta adattiva dell’organismo a un tipo di minaccia. C’è però una sottile differenza tra le due. La paura infatti si manifesta davanti a un pericolo concreto. Ad esempio da dietro l’angolo spunta un brutto ceffo con un coltello. L’ansia invece c’è anche se l’insidia è solo teorica. Quindi l’aggressore non esiste, però ti preoccupi della possibilità di incontrarne uno.
Inoltre spesso la causa scatenante è un trauma vissuto sulla propria pelle o da persone care. Fatto sta che un evento del passato danneggia sia il presente che il futuro. Al contrario, l’ansia di per sé è naturale, e anzi in molti casi è utile. Così come la paura, genera infatti un tipo di attivazione biologica e psicologica che rende più vigili e reattivi in caso di necessità. Se però ti paralizza invece di accenderti, qualcosa non va. Sta qui la differenza tra ansia fisiologica e patologica.
È come l’antifurto di una casa che non suona solo durante un’effrazione ma scatta per ogni minima vibrazione. Gli effetti di questo continuo stato di allarme, a lungo andare, minano il tuo benessere psicofisico. Come se non bastasse, ne va di mezzo pure la fiducia in te stesso.
Secondo alcune teorie c’è pure una sorta di predisposizione genetica. Quindi come combattere l’ansia se è addirittura ereditaria? In realtà è più probabile che si tratti di schemi di comportamento acquisiti in età infantile, assimilati ad esempio dai propri genitori. Che facciamo allora? Lasciamo che questo strumento creato da madre natura per aiutarti ti danneggi? Assolutamente no giusto? Però c’è bisogno di una strategia, quindi procediamo.
Come gestire l’ansia: ecco le strategie
Le regole base per stare meglio nei disagi psicologici sono: mangia sano, dormi bene, bevi solo acqua, cura gli affetti, fai sport e meditazione. Qui però andremo oltre e ti spiegheremo come combattere l’ansia con un approccio differente. Ecco alcune strategie da mettere subito in atto:
Esponiti a piccole dosi di stress. Lotte interiori come combattere l’ansia esigono un certo sforzo, però mai esagerare. Dopo un anno al chiuso ti stendi al sole per ore? Ovviamente no. Cominci con brevi sedute, usi una protezione e poco a poco aumenti. Così ti godi il caldo e non ti ustioni.
Preoccupati “solo” un’ora al giorno. I pensieri invasivi sono duri a morire. Se qualcosa che ti turba, dedicagli un tempo limitato. In quello spazio analizza rischi e possibilità, però poi stacca la spina.
Sposta l’attenzione da dentro a fuori. L’ansia fisiologica attiva la risposta di attacco o fuga. Il cuore batte veloce, e i muscoli si contraggono per reagire al pericolo. L’ansia patologica invece “simula” il tutto, pure senza minaccia. Tachicardia, tensione e respiro corto, si confondono in sintomi che ti allarmano. Tu focalizzati sull’esterno: immagini, suoni, odori, ecc. Vedrai che l’ansia calerà.
Usa una coperta di Linus…però più corta. Sfrutta oggetti, gesti e abitudini che ti danno maggiore sicurezza e ti aiuteranno nelle fasi iniziali. L’importante è non trasformarli in piccole dipendenze.
Se serve chiedi aiuto. Quando non trovi come combattere l’ansia con le tue sole forze, ammetti i tuoi limiti. A tutti prima o poi serve un appoggio, non c’è colpa o vergogna in questo. Gli amici vanno bene, però un terapeuta ha le competenze specifiche per fornirti il sostegno necessario.
L’ansia può diventare una risorsa?
In realtà lo è già. Come detto prima, si tratta di un meccanismo innato con cui l’organismo incrementa le performance sotto stress. Tuttavia a volte, per qualsivoglia motivo, questo sistema va in tilt. In simili circostanze noi citiamo Galileo Galilei “dietro ogni problema c’è un’opportunità”.
Questa è la tua per apprendere come combattere l’ansia e trasformarla in forza…coscientemente. Infatti se il tuo corpo a un certo punto “dimentica” questo processo automatico, tu ne impari uno nuovo per farlo anche meglio. Ecco quindi tre suggerimenti per rimettere a posto la bussola.
Pianifica ma accetta pure l’imprevisto. Programmi tutto per evitare inconvenienti, e questo è ok. Però considera che non tutto è sotto il tuo controllo. Se qualcosa va storto, arrabbiati pure, ma non farne un dramma. In tal modo alleni anche la tua capacità di problem solving. Come dice Jean de La Fontaine “Spesso s’incontra il proprio destino, sulla via che s’era presa per evitarlo.”
Accogli l’ansia ma non troppo. Quando si parla di questa complessa emozione, il leitmotiv di molti è “accoglierla”. Si tratta di un’energia interiore, quindi è giusto non contrastarla. Però non annegarci dentro. Qui sta il confine tra accettare e subire. Così eserciti pure la tua resilienza.
Ricordati di te. C’era una volta…una persona che non conosceva l’agitazione ma solo l’eccitazione, che a volte era riflessiva ma non preoccupata. Quella persona eri tu, e lo sei ancora! Certo, i tempi cambiano, succedono tante cose, belle e brutte, e crescono le responsabilità. Però a cambiare è pure il modo di percepire la realtà. Torna con la memoria a quando le novità davano entusiasmo e non frustrazione. Nostalgia? No, solo consapevolezza di ciò che ti sei fatto da solo. In questo modo non solo hai come combattere l’ansia, ma riscopri pure la parte di te che credevi perduta.
Antidepressivi e ansiolitici si o no?
Sull’assunzione di antidepressivi, ansiolitici ecc, pure tra gli addetti ai lavori esistono opinioni discordanti. C’è infatti chi li ritiene utili, in certi casi indispensabili, consigliandone l’uso controllato. Altri invece sono più favorevoli a soluzioni come curare l’ansia senza farmaci.
Le due diverse scuole di pensiero sono gli psicologi e gli psichiatri. I primi non prescrivono farmaci, e neppure possono. Essi curano il paziente dal punto di vista emotivo. Se ci sono dei disturbi, stimolano le sue risorse interiori per ripristinare la normalità. Su questo fronte la terapia d’elezione è quella cognitivo comportamentale I secondi hanno un approccio clinico al problema.
Trattano il disagio come una malattia e utilizzano i farmaci per curare gli squilibri chimici del cervello. La formula più efficace è di solito la combinazione e collaborazione tra le due figure.
Ad ogni modo la questione è complessa. Alcuni individui non hanno le risorse psicologiche per farcela da soli. Di conseguenza l’aiuto farmacologico è una necessaria soluzione d’urto che impedisce l’aggravarsi della situazione in forme croniche. La chimica però è il mezzo non il fine.
Quest’ultimo infatti non è solo la scomparsa dei sintomi stare meglio o guarire del tutto. Un analgesico, ad esempio, è un rapido rimedio al dolore ma non contro la sua causa. Inoltre con l’abuso di farmaci si sviluppa assuefazione e dipendenza. Infine, l’ansia è un prezioso segnale che qualcosa non va. Per questa ragione è sbagliato ignorarlo o semplicemente disattivarlo.
Se cammini in auto e si accende la spia di un malfunzionamento, ci sono due alternative. La prima è dare una martellata al quadro comandi. La seconda è andare dal meccanico a riparare il guasto. I nostri consigli su come combattere l’ansia si orientano ovviamente sulla seconda ipotesi.
Come combattere l’ansia senza farmaci
Idealmente sono psicologo e psichiatria che decidono in tandem se e in che modo usare medicinali in un percorso di cura. C’è chi, oltre a sostanze psicoattive, abbina addirittura dei betabloccanti per agire sulla tachicardia, interpretata dal paziente come causa e non come effetto dell’ansia.
Ammettiamo però che la situazione sia sotto controllo, a questo punto la domanda è: come combattere l’ansia senza farmaci ed efficacemente? Dopo la lista di strategie e cose da fare, è il momento di “quella della spesa”, e dei rimedi da provare. Infatti, oltre ad azioni e pratiche di tipo fisico e mentale, un aiuto arriva pure dalla cucina, dalla medicina alternativa e dalle piante:
Alimentazione. Tutti i cibi sono in pratica delle sostanze chimiche, e quindi pure delle medicine. Ad esempio il cacao, i broccoli e l’avena favoriscono l’equilibrio della serotonina (ormone del buonumore). Le patate, il latte, e il tacchino, sono ricchi di triptofano (amminoacido essenziale per la qualità del sonno). Invece il caffè, il tè, guaranà e alcol sono stimolanti, quindi controindicati.
Fitoterapia. L’erboristeria è l’antenata della medicina tradizionale, oltre ad esserne tutt’oggi sia la base che un valido supporto. Infatti la camomilla, la valeriana, la melissa, la passiflora, il biancospino e il ginseng, hanno proprietà rilassanti, toniche e adattogene per contrastare lo stress.
Aromaterapia. Lo diceva pure Patrick Süskind nel suo libro Il profumo, l’olfatto è il più antico e più potente dei sensi. È quello della memoria e delle emozioni. Adatti allo scopo sono ad esempio gli olii essenziali di basilico, arancio, ylang-ylang e lavanda. Inoltre non serve per forza pescare tra gli ingredienti canonici. Vanno benissimo pure profumi legati a ricordi piacevoli del passato. Ogni esperienza è individuale, e la cura è personalizzata. Ora che sai come combattere l’ansia, quale dei nostri consigli metterai in pratica? Diccelo un commento.