Mettiamo immediatamente le carte in tavola, capire cosa fare nella vita è un compito soltanto tuo. Nessuno saprà mai ciò che è meglio per te. In questo articolo non c’è la risposta al tuo dilemma. Però ci troverai parecchie domande utili per metterti nella giusta direzione, promesso!
Fin dall’adolescenza, certe volte pure prima, si hanno le risorse per fare passi importanti. Se poi sei già fuori dalla fase in cui sono i genitori a decidere, non hai più scuse. Ora forse senti l’ansia che aumenta, e ti domandi: se faccio la scelta sbagliata? Tranquillo perché avrai parecchia compagnia.
Infatti non sei certo l’unico che a volte procede a tentoni. Anche tua madre e tuo padre non avevano mica il libretto d’istruzioni sai? Forse ti sembrava che sapessero sempre come agire, ma fidati pure loro avevano dubbi e momenti di crisi. Magari eri piccolo e non lo notavi. Oppure, più probabilmente, facevano bene il mestiere di padre e madre, e non te ne facevano accorgere.
Tra i loro doveri c’era infatti proteggerti dai problemi, mentre crescevi più serenamente possibile. Adesso però sei una persona adulta. Quindi è tua la responsabilità di come gestisci il presente e costruisci il futuro. Il paradosso è che da giovani si esige indipendenza. E adesso che ce l’hai non sai come usarla e cosa fare nella vita? Invece non è così, vedrai che insieme la spuntiamo.
Come capire cosa fare nella vita…o almeno provarci
Capita anche a te di pensare che al di là del mare…ops, scusa questa è Ricordati di me di Venditti. A volte pensi di essere l’unico a non avere le idee chiare. Ti sembra che tutti stiano realizzando qualcosa. Vedi che gli altri fanno passi in avanti. Tu invece resti fermo e non sai cosa fare nella vita.
Se ti riconosci in questo identikit non preoccuparti. Si tratta solo di affermazioni “stile oroscopo”. In pratica si adatta a tantissima gente. Oggi più che mai, moltissime persone hanno tanti profili sui social e anche diversi avatar virtuali. Però quella che manca sempre più è una vera identità.
Nell’era digitale ogni cosa in pratica è, o meglio sembra a portata di mano. Il problema sta forse proprio nella quantità. A tal proposito c’è un apologo noto come L’asino di Buridano, dall’omonimo filosofo del 1300. La favola allegorica parla del suddetto animale, che messo davanti a due cumuli uguali di fieno, morì di fame nell’incertezza. Se i mucchi fossero 200, 2.000, 200.000?
Questo è il paradosso che impegna gli studiosi di ogni disciplina. La sintesi però è: troppa scelta è uguale a nessuna scelta. Ad esempio tiriamo in ballo nuovamente i tuoi genitori. Se ti ripetono che alla tua età loro già sapevano cosa fare nella vita, da questo punto di vista una volta era più facile.
Infatti, purtroppo o per fortuna, c’erano molte meno alternative, però pure meno dubbi. Visto che indietro non si torna, come procedere? Magari leggi altri articoli, blog, libri, vai sui forum, segui seminari, vai in chiesa, dallo psicologo, da un mental coach o fai meditazione. Va tutto bene, però cambia il tuo approccio di ricerca. Invece che dalla risposta, comincia dalla domanda, ti va?
Meglio poche domande o milioni di risposte?
Se scrivi su Google la frase “cosa fare nella vita”, lui completerà la tua query di ricerca con ogni possibile fascia di età. Ciò ti suggerisce che il tuo è un dilemma comune a una miriade di persone, giovani o meno giovani. Forse saperlo non ti consola per nulla, ma almeno ti sentirai meno solo.
Ora, considerando la mole di dati che c’è su internet, il rischio è bloccarsi come il povero indeciso Ciuchino della storiella. Per semplificare, invece di milioni di risposte, che ne dici di 7 domande utili? Eccole:
- Cosa ti rende infelice? Sei incerto perché diviso tra buono e migliore. Allora scarta le cose cattive o peggiori. A tavola ad esempio avrai più di un piatto preferito, ma ciò che odi lo sai senza rifletterci.
- Cosa faresti anche gratis? Se non avessi bisogno di soldi, che attività svolgeresti per puro piacere?
- Qual è il tuo talento? Di certo c’è qualcosa che sai meglio di altre o di altri. Coltivala e sfruttala.
- Quali sono i tuoi veri bisogni? Soldi, successo, amore, famiglia, potere, felicità, sei ciò che desideri.
- Cosa faresti se non rischiassi nulla? A volte dietro il tuo “non so cosa fare nella vita”, c’è solo una gran paura di sbagliare. Immagina che le tue spalle siano super coperte, e poi apri gli occhi.
- Chi è il tuo modello? È uno famoso o è solo tuo cugino? Diventa la tua versione di ciò che ammiri.
- Come ti immagini tra qualche anno? Si parla sempre del “qui e ora”, ma pure il futuro prima o poi arriva. Se ci pensi e non visualizzi nulla non spaventarti. L’avvenire è un foglio bianco e spesso si ha “il blocco dello scrittore”. Se però aspetti che si riempia da solo potrebbe non piacerti il finale.
Cosa fare nella vita: le 3 strategie che funzionano meno e perché
Non pretendiamo di essere il primo sito che leggi o l’ultimo che consulterai sull’argomento. In giro infatti troverai liste e suggerimenti, simili o differenti. Ci sono però 3 strategie di grande tendenza in molte guide su cosa fare nella vita. Ecco quali e perché, secondo noi, funzionano poco:
- Trasforma la tua passione nel lavoro ideale. È un consiglio davvero magnifico, tuttavia riflettici bene, anzi di più! Usiamo di nuovo il paragone con la cucina. Pure il cibo più amato, mangiato sempre, un giorno ti darà la nausea. Forse c’è un motivo per cui il tuo passatempo resta scollegato dalla vita professionale. In sostanza magari adori i fiori, però non per questo diventerai un fioraio.
- Pensa a cosa faresti se avessi poco da vivere. È una variante del famoso “esercizio dell’epitaffio” in cui, immaginandoti defunto, fai il bilancio della tua vita. Se ci sono rimpianti e rimorsi, sei ancora in tempo per rimediare. Si tratta di un espediente interessante, che ha la sua efficacia, “tuttavia c’è un però”. La tradizionale iscrizione funebre serve da memoria e da monito per i vivi. Se usi questo metodo fallo solo per tua utilità, non certo per arricchire il tuo retaggio. Dopo tutto la memoria della gente è corta. Inoltre anche i monumenti più maestosi, prima o poi sono preda dei piccioni. Infine, programmare pensando di avere i giorni contati, è in pratica un controsenso. Infatti capire e decidere cosa fare nella vita, presuppone di averne ancora una davanti.
- Ricorda cosa sognavi da bambino. È un’immagine evocativa e poetica, però non sempre realistica. Certo a volte ti immagini come il Capitano Kirk di Star Trek e poi diventi astronauta. Invece altre volte ti vedi come Indiana Jones, ma non certo come archeologo.
Inconcludente o multipotenziale?
C’è chi già da bambino pensa a mestieri come il notaio o l’odontotecnico, e poi lo diventa pure. Ovviamente questo dipende anche dall’ambiente in cui si cresce, dal contesto familiare e sociale. Altri invece passano di continuo da una cosa all’altra, senza mai decidere cosa fare nella vita.
Questi ultimi, agli occhi della gente, sono semplicemente degli inconcludenti. E se invece fossero dei “multipotenziali”? Il termine identifica quegli individui dotati di una mente plastica. Essi hanno parecchi interessi, spesso in materie molto diverse tra loro. Sviluppano facilmente differenti abilità. Sono molto curiosi e imparano alla svelta. Tuttavia si annoiano altrettanto rapidamente e diventano incostanti nell’impegno. Si tratta di un dono ma allo stesso tempo di una condanna.
Ti rispecchi in questa descrizione? Allora sei fregato! Scherzi a parte, la tua situazione magari è complicata, ma non è una tragedia. Al mondo servono tanto le persone con le certezze quanto quelle con i dubbi. E poi stai tranquillo, abbiamo una soluzione, anzi addirittura due:
Scegli lavori che ne contengono altri. Il tuo curriculum è pieno di esperienze brevi perché la routine ti ammazza. Allora punta su mestieri che richiedono più competenze o che si incrociano con altre professioni. Il giornalista ad esempio mette insieme scrittura, legge, indagini e politica.
Porta sempre le cose a termine. Segui Giurisprudenza ma ti piacciono pure Architettura e Biologia. Ok, però finiscine una prima di passare alla prossima. Il proverbio dice “impara l’arte e mettila da parte” non “resta senza arte ne parte”.
Qualche consiglio finale su cosa fare nella vita
Un aforisma attribuito allo scrittore Lewis Carroll recita “Se non sai dove stai andando non ci arriverai mai”. Invece un altro attribuito a George Harrison dei Beatles dice “Se non sai dove stai andando, qualunque strada ti ci porterà”. A chi dare retta? Frasi a effetto a parte, andiamo più sul pratico. Per finire eccoti quindi alcune dritte che ti aiuteranno a capire cosa fare nella vita:
Considera anche il mercato. Qualunque ambizione o inclinazione tu abbia, tieni conto della domanda di lavoro, pure se è tutta la vita che sogni di urlare “donne è arrivato l’arrotino”!
Segui l’orologio invece della bussola. In ufficio tieni d’occhio le lancette nell’attesa che arrivino le 18:00? Allora quella è una giornata sprecata. Magari tu dirai: quello è tempo che spendo a fare ciò che devo, per guadagnare soldi e poi fare ciò che voglio. Ok, però quelle ore sono tue e non torneranno più. Quel quadrante è il tuo strumento di navigazione, forse devi cambiare rotta!
Trova lo schema e cambialo. Se a questo punto del tuo cammino ti chiedi cosa fare nella vita, vuol dire che c’è un intoppo. Ripercorri le tappe, ripensa alle scelte fatte e non ripetere più quel ciclo.
Eccoci alla conclusione, ma ti salutiamo con quelli che per noi sono i 5 monologhi a tema più belli della storia del cinema: The Big Kahuna, K-PAX, Il curioso caso di Benjamin Button, La leggenda del pianista sull’oceano, Le ali della libertà. Trovato degli spunti interessanti? Scrivicelo in un commento.