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Yoga della risata: imparare a ridere per stare bene

Da Federica
Aprile 24, 2023
In Life Coach
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Yoga della risata: imparare a ridere per stare bene
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Che ridere faccia bene al cuore lo sai fin da bambino. Quello che forse non sai è che ridere può diventare un vero e proprio esercizio di benessere quotidiano. É proprio su questo che si basa, infatti, lo yoga della risata. Una disciplina yogica fondata sulla risata autoindotta, quella, quindi, che non scaturisce da comicità o stimoli esterni.

Se anche tu sei alla ricerca di un’iniezione di buon umore – ma non solo – seguici in questo viaggio e impara a ridere ogni volta che ne senti il bisogno!

In pochi punti nascondi
1 Cos’è lo yoga della risata
2 A lezione di risate
2.1 Abbattiamo il tabù della risata
3 Yoga della risata: esercizi
3.1 Il luogo giusto per ridere di gusto
3.2 Ridere (e sorridere dei guai): esercizi pratici
3.3 Risata timida crescente
3.4 Inspiro-trattengo-rido
4 Benefici dello yoga della risata
5 “Know Laughter, Do Laughter, Be Laughter”

Cos’è lo yoga della risata

yoga della risata

Lo yoga della risata nasce in India nel 1995. Il suo ideatore è il medico Madan Kataria, che anche grazie agli studi di illustri colleghi capisce che ridere ha un ruolo importante nel benessere psicofisico generale. Il 13 marzo del 1995 si svolge il primo piccolo incontro di questa disciplina. Nei quasi trent’anni seguenti, lo yoga della risata ha raggiunto una diffusione mondiale. Oggi si contano migliaia di club in oltre cento paesi. Un successo davvero planetario. Scopriamo di più!

Secondo diversi studi, il nostro cervello non sarebbe in grado di distinguere una risata spontanea da una che non lo è. Proprio su questo si fonda tutta la teoria dello yoga della risata. Là dove non ci sono i giusti stimoli esterni, possiamo riprodurre tutti i benefici del ridere con dei semplici esercizi. La maggior parte di questi esercizi si focalizzano sul rilassamento e sulla respirazione. Da qui nasce il legame con lo yoga tradizionale. A questi si aggiungono esercizi di aggregazione e condivisione. Perché la risata si sa, è contagiosa. Non è un caso infatti se le sessioni di yoga della risata si svolgono prevalentemente in gruppo.

A lezione di risate

Quando si parla di yoga della risata non si tratta di vere e proprie lezioni, piuttosto di incontri, o sessioni. E non è un caso se i gruppi dove si pratica questa singolare disciplina si incontrano per lo più in club creati apposta. I gruppi vengono solitamente guidati da un coach o da un insegnante certificato. La sessione inizia quasi sempre con esercizi di respirazione e di rilassamento. Proprio come nello yoga, questi costituiscono il primo passo. Controllare il respiro, renderlo profondo e regolare, permette di concentrarti su ciò che stai facendo. Inoltre, respirando nel modo giusto, vai a lavorare e a rilassare proprio la zona interessata dalla risata. La risata più corretta e funzionale è, infatti, quella diaframmatica.É molto importante, quindi, che addome e diaframma siano elastici e rilassati, pronti a collaborare alla tua iniezione di serotonina!

Abbattiamo il tabù della risata

Come puoi immaginare, ridere di gusto in mezzo ad altre persone potrebbe essere imbarazzante all’inizio. Ridere in modo rumoroso, soprattutto in pubblico, è inoltre considerato un gesto poco educato, e quindi castrato da un tabù. Proprio per questo, nei club dello yoga della risata, si cerca sempre di creare un ambiente accogliente, caldo e privo di giudizio. Per stimolare la risata si usano degli esercizi di simulazione, in cui si recitano suoni che ricordano il ridere come “oh oh ah ah”. O ancora si battono insieme le mani, o si intonano dei canti. In questo modo il coach cerca anche di far riaffiorare il nostro istinto ludico, quello tipico dei bambini. Anche grazie a questo, abbandonarsi alle risate diventa molto più facile!

Un’altra pratica frequente negli incontri di yoga della risata sono gli esercizi di improvvisazione. Ricordano quelli che si fanno anche nei corsi di teatro, e hanno l’utilità di metterci in contatto con le nostre emozioni, e di creare – se così possiamo definirlo – il giusto contesto mentale per favorire la risata.

Yoga della risata: esercizi

“Porta il tuo corpo a ridere, la tua mente lo seguirà.” Con uno dei mantra del dottor Kataria ci avviciniamo alla parte pratica del nostro articolo. Abbiamo detto che nella maggior parte dei casi lo yoga della risata si pratica in gruppo e sotto la guida di un trainer. Niente ti vieta, però, di sperimentare anche da solo o di abbinare sessioni di gruppo a sessioni autonome. Secondo gli esperti infatti, per ottenere il massimo dei benefici da questa disciplina, bisognerebbe praticarla per almeno 10 minuti al giorno. Perché non cominciare subito?

Il luogo giusto per ridere di gusto

Prima di entrare nel vivo degli esercizi però è importante trovare la giusta location. Scegli un ambiente in cui si senti a tuo agio, protetto, e al riparo da occhi indiscreti. Un angolo di casa che senti particolarmente accogliente. Oppure in giardino, o su un terrazzo. Molti trovano perfetta l’automobile e utilizzano i tempi morti del tragitto casa/lavoro o casa/spesa per rigenerarsi ridendo. Una volta scelto il tuo luogo del ridere cerca di mantenerlo per ogni sessione. Allo stesso modo, cerca di inserire la pratica dello yoga della risata più o meno alla stessa ora ogni giorno. In questo modo si creerà una vera e propria routine del ridere e abituerai mente e corpo a questo momento di benessere, favorendolo. Il consiglio dei leader esperti è quello, se puoi, di inserirlo al mattino, così da sfruttarne al meglio tutti i benefici per tutta la giornata.

Ridere (e sorridere dei guai): esercizi pratici

Eccoci finalmente al nostro mini manuale di yoga della risata. Per questo paragrafo ci facciamo aiutare da Lara Lucaccioni, master di Yoga della Risata e principale referente italiana per questa disciplina. Lara Lucaccioni ha svolto la sua formazione con dottor Kataria in persona ed è stato proprio lui a nominarla Laughter Ambassador.

Risata timida crescente

Il primo esercizio che vi proponiamo serve a rompere il ghiaccio (si anche con sé stessi!) e lo chiameremo Risata timida crescente. In questo esercizio, come ci anticipa il nome, si inizia con una risata intima, timida appunto, appena accennata. Cercheremo di aumentare pian piano intensità e volume man mano che ci sentiremo rilassati e che avremo preso contatto pienamente con la nostra risata. Una risata graduale infatti ti porterà a rilassare in modo lento ed efficace i muscoli e la zona interessata, quindi diaframma e addome. Inoltre ti permetterà di avvicinarti e di accogliere un suono che non è scontato ti sia così familiare. O che ti piaccia, ad esempio. Quante volte le persone che conosci si sono lamentate se non addirittura sentite in imbarazzo per la propria risata?

Ecco, ascoltarla nascere e crescere dentro di te, come avviene in questa pratica dello yoga della risata, ti aiuterà anche a sentirla più tua, e ad amarla. Una volta rotto il ghiaccio potrai far crescere la tua risata sempre di più, fino a ridere di cuore a pancia e polmoni pieni, e a diaframma libero.

Inspiro-trattengo-rido

Il secondo esercizio che ti proponiamo sarà il momento centrale della tua pratica quotidiana e si chiama Inspiro-trattengo-rido. Se l’esercizio precedente ha fatto il suo lavoro, dovresti riuscire a svolgere questo al massimo delle sue potenzialità. Questo esercizio sfrutta quella che è la naturale fisiologia della risata, e la sua capacità di ossigenarci. Se i muscoli e il diaframma sono ben rilassati e quindi predisposti, inspira quanta più aria riesci a incamerare gonfiando bene la pancia e cercando proprio di percepire l’aria che fluisce liberamente. A questo punto trattieni l’aria nei polmoni quanto più a lungo possibile, poi apri il volto al tuo sorriso migliore e libera l’aria con la risata più libera che puoi. Una volta svuotati per bene i polmoni…ripeti. E così via fino ad aver concluso almeno i tuoi dieci minuti di pratica.

Benefici dello yoga della risata

Come abbiamo anticipato qualche riga più su, ridere fa bene allo spirito, ma anche al corpo. Nello specifico, i benefici dello yoga della risata sono molteplici. A livello strettamente fisico, la risata di diaframma incide sul lavoro polmonare. Stimolando l’attività dell’apparato respiratorio si hanno effetti positivi sulla capacità polmonare. Inoltre agisce sui livelli di stress, abbassandoli. Anche grazie a questo ha, quindi, effetti positivi sul nostro umore. Non dimentichiamo inoltre che lo stress è una vera e propria patologia dei tempi moderni, da non sottovalutare mai.

Gli effetti positivi dello Yoga della risata si ripercuotono anche sull’apparato cardiocircolatorio. La pratica costante rinforza il nostro cuore e aiuta a far si che sia in salute. Contribuisce alla regolazione della frequenza cardiaca e ha effetti benefici sulla pressione sanguigna.

Lo yoga della risata incide anche sul nostro sistema nervoso. Le sessioni contribuiscono ad attivare il sistema parasimpatico, che ci aiuta a mantenere la calma. Inoltre, stimolando la produzione di endorfine, ha affetti nella gestione del dolore. E lo stesso avviene per la serotonina e l’ossitocina, gli ormoni del buonumore. Non è un caso quindi che con la pratica si abbiano ottimi risultati anche in persone affette da sovrappeso, ansia, psoriasi e stanchezza cronica. Tutte patologie in cui incide molto anche il livello di stress.

“Know Laughter, Do Laughter, Be Laughter”

Una delle frasi più significative del dottor Kataria dice che ridere ci cambia, e che cambiando noi, cambia anche il mondo intorno. Non è quindi soltanto la risata ad essere contagiosa, ma anche il buon umore che ne consegue, che è poi la cosa più importante. Pensa alla tua vita quotidiana. A come cambia la tua giornata se il portiere del palazzo sorride al tuo passaggio, o se invece a malapena alza lo sguardo. Se l’automobilista accanto a te al semaforo ti guarda in cagnesco se ritardi di un secondo la partenza, o se ti fa un sorriso intuendo magari il sonno del mattino.

Il modo in cui noi stessi ci relazioniamo con le altre persone e con l’intero mondo intorno a noi è un boomerang. Ma la vera magia non è il fatto che torni indietro quanto che, si ci rifletti bene, sei proprio tu, siamo tutti noi, a determinare come e cosa ci tornerà tra le mani. Perché sarai tu, e ognuno di noi, con le tue azioni, a scegliere cosa lanciare nel mondo. Se sarà un sorriso, sarà molto probabile che, finito il suo giro, ci tornerà più smagliante di come lo abbiamo donato.

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