“Strano come spesso basti un viaggio, pochi grammi di coraggio” questo verso di Daniele Silvestri sembra scritto proprio per te. Per te che ti stai chiedendo se un viaggio possa cambiare la vita. Se davvero quei pochi grammi di coraggio possono fare la differenza tra l’abitudine e la felicità. È davvero possibile aprire scenari nuovi buttandosi in esperienze che non avremmo mai preso in considerazione? Viaggiare è una delle attività più sfidanti della vita, e viaggiare per conoscersi è anche una valida alternativa alla psicoterapia. Perlomeno in molti casi. Quindi sì, la nostra risposta è assolutamente sì. Visitare posti nuovi, più o meno distanti geograficamente e culturalmente, può regalarti un’esperienza introspettiva senza pari.
Il viaggio come scoperta di sé e degli altri
Che tu senta o meno il bisogno di prenderti una pausa, o di fare il punto della tua vita, un viaggio è sempre una buona idea. Il viaggiare per conoscersi – e non più solo per svago – è un concetto che appartiene all’uomo da secoli. Moltissimi scrittori e poeti hanno fatto del viaggio la loro principale fonte di ispirazione, e ancora oggi, sono tante le persone che scelgono di partire per mettersi alla prova.
Quando la vita di tutti i giorni, la tua comfort zone, non riesce più a rispondere alle tue esigenze più profonde, metterti in viaggio può essere una soluzione. Che tu scelga di partire da solo o in compagnia poco importa. La certezza di tornare diverso da come sei partito dipende soltanto da te. È, infatti, il tuo approccio al viaggio, e verso ciò che ti accadrà durante, a fare la differenza tra puro divertimento ed esperienza.
Il viaggio come scoperta implica che ci sia il desiderio di mettersi in gioco e la volontà di farlo davvero, superando quei piccoli o grandi limiti che ti bloccano nella vita di tutti i giorni. Quando sei lontano da casa, magari all’estero, ogni momento della giornata più essere una piccola sfida. Il confronto con una lingua straniera – ad esempio -, con il cibo locale, con le abitudini del posto o delle regole particolari. Per far fronte a tutte queste novità i sensi devono essere sempre all’erta. Non puoi certo passare giorni di digiuno chiuso in un silenzio tombale! Viaggiare per conoscersi significa – quindi – anche questo: una conversazione un po’ imperfetta o provare sapori sconosciuti… correndo il rischio che ti piacciano tantissimo!
Viaggia, scopri, accogli
Perché bisogna viaggiare? Questa è davvero una domanda da un milione di dollari. Per risponderti non basterebbero milioni di parole, ma forse possiamo provare a darti un’idea. Viaggiare è un po’ come andare a scuola, è la possibilità di conoscere tutto quello che non appartiene al tuo quotidiano. Scoprire e approfondire la storia, la politica, le religioni, le usanze di quante più culture possibili ti darà gli strumenti per comprendere al meglio il loro mondo. Ma anche il tuo.
Che ci piaccia o meno, dopo millenni di convivenza, di evoluzione biologica, geopolitica ed economica… scopriamo che nessuno di noi è un’isola. In qualche modo siamo tutti collegati. E conoscere tale percorso ti permetterà di avere un’opinione autentica sulle cose del mondo nel modo più autonomo possibile.
Viaggiare per conoscersi non può, quindi, prescindere dal viaggiare per conoscere gli altri e la loro realtà. Come? Con un approccio privo di giudizio, che è forse la prova più grande tra tutte.
In viaggio per dimenticare
Un amore che finisce, un burnout lavorativo, un lutto importante: se è vero che la fuga non è mai una soluzione, è vero anche che allontanarsi dal posto in cui siamo stati male può aiutare a rimettere insieme i pezzi. Se stai affrontando un momento difficile e senti il bisogno di mettere una distanza anche fisica tra te e la causa di questo dolore, il viaggio può essere un buon compromesso. Scegli una meta a cui magari hai sempre rinunciato perché per il tuo partner non era interessante o per gli amici poco divertente. Oppure un luogo di meditazione o una nazione famosa per il tuo sport preferito.
Insomma, scegli un luogo dove poterti dedicare alla cura dell’anima, oltre che del corpo. E se parti da solo (perché no?) potresti valutare l’idea di alloggiare presso qualcuno del posto o in un B&B, anziché in albergo. Parlare con persone sconosciute, tessere rapporti nuovi, è una strada per toccare corde inaspettate e accedere ad un punto di vista che non avresti considerato. Quasi sicuramente questo non ti farà dimenticare davvero il motivo del tuo dolore, ma potrebbe renderlo di gran lunga più accettabile.
Viaggiare per conoscersi e magari piacersi
Diciamolo pure, volerci bene non è un’impresa facile ed è anche quella a cui forse dedichiamo molto meno tempo del necessario. Mettersi in viaggio può venirti incontro anche in questo senso. Visitare posti sconosciuti, fare nuove esperienze e provare nuove attività, potrebbe farti scoprire lati di te finora ignorati e che potrebbero addirittura piacerti! Ecco perché bisogna viaggiare cercando di lasciare a casa ansie e convinzioni che spesso non sono neanche tue. Che ti siano state trasmesse con l’educazione o per consuetudini sbagliate, lasciale andare. Liberati dall’immagine che ti sei costruito, se non ti piace, e lascia che il viaggio te ne regali una che ti somiglia di più. Apprezzerai la leggerezza di tornare a casa amandoti davvero.
Pochi grammi di coraggio
Te lo concediamo, forse Daniele Silvestri è stato un po’ troppo ottimista. Per affrontare un viaggio potrebbe servirti una dose di coraggio extra. Ma comunque meno di quanto immagini! Ad ogni modo, se hai la sensazione che qualcosa ti stia sfuggendo di mano, se ti senti confuso, incompreso o semplicemente poco felice… parti. Magari con un bel libro a tema come Sulla strada giusta di Francesco Grandis.
Non è indispensabile andare lontano. Scegli una meta che ti faccia stare sereno, riempi una valigia e lasciati alle spalle quel peso che senti, almeno per un po’. Ti stupirà scoprire quanto ancora di te non conosci e quanto può farti stare meglio aprirti al mondo che ti circonda. Perché sappiamo bene che nessun posto è come casa. Ma siamo sicuri di sapere davvero quale posto del mondo vogliamo che sia casa? Prova a chiedertelo e cerca di dare una risposta sincera!