“Ho paura del futuro”. E quindi? È logico che tu ce l’abbia. Ma hai visto i telegiornali? Ma hai letto quel post? La fine del mondo è vicina, caro lettore o cara lettrice! O forse no? Stiamo calmi, facciamo tutti un bel respiro. Cerchiamo di essere razionali e capire un po’ di più questa paura del futuro. Piccolo spoiler: la paura del futuro c’è sempre stata, in ogni epoca, anche se non c’erano i social a ricordarci ogni due minuti che un panda sta morendo. Ma procediamo per gradi.
Cos’è la paura del futuro e da dove nasce?
La paura è un sentimento fondamentale per la sopravvivenza dell’uomo. Essa invita alla prudenza nei momenti di pericolo, allerta difronte ad una possibile minaccia, ma, da animali senzienti quali siamo, la paura a volte si presenta sottoforma di ansia anticipatoria. Avere paura del futuro significa proprio questo: essere governati da un’ansia incontrollata per eventi non ancora avvenuti e che forse non avverranno mai.
A differenza di tutte le altre paure più concrete, la paura del futuro nasce proprio dalla nostra immaginazione. Facci caso: quante volte, pensando al tuo futuro, ti si sono formati davanti agli occhi scenari da apocalisse? Una laurea non presa, un’assunzione mancata, tu sotto un ponte a chiedere l’elemosina, oppure vecchio e solo circondato da gatti. La fantasia galoppa e non sempre verso rosei futuri.
Perché si manifesta e come? I sintomi
Ma la paura del futuro non spunta così una mattina per caso. A seminare la nostra paura del futuro giorno dopo giorno, sono gli eventi presenti e la nostra difficoltà ad affrontarli oggi. Il nostro inconscio spesso preferisce concentrarsi su problemi inesistenti appartenenti alla sfera del futuro, piuttosto che affrontare davvero una più concreta paura dell’oggi.
“La gente di solito si rifugia nel futuro per sfuggire alle proprie sofferenze. Traccia una linea immaginaria sulla traiettoria del tempo, al di là della quale le sue sofferenze di oggi cessano di esistere.”
(Milan Kundera)
Ma se così facendo le paure di oggi sembrano non esistere più, anche se in realtà vengono solo nascoste in profondità, non finiscono invece le paure legate al futuro. Questa sensazione di impotenza difronte ad eventi futuri si manifesta con ansia, insonnia, pessimismo, insomma tutta una gamma di pensieri negativi che possono venir amplificati attraverso gli allarmismi social da cui siamo investiti tutti i giorni.
Quali le conseguenze e il rischio più grande?
Oltre a paranoie e a visioni di scenari incerti che la paura del futuro ci porta, c’è un rischio molto più grande a cui andiamo incontro: non vivere il presente. Quello di non vivere il presente, così come la paura del futuro non sono, come abbiamo già accennato, paure moderne. Basti pensare alla definizione di tempo di Sant’Agostino, tardo impero romano, per capire che questo malessere d’animo ci appartiene da secoli:
“Un fatto è ora limpido e chiaro: né futuro né passato esistono. È inesatto dire che i tempi sono tre: passato, presente e futuro. Forse sarebbe esatto dire che i tempi sono tre: presente del passato, presente del presente, presente del futuro. Queste tre specie di tempi esistono in qualche modo nell’animo e non le vedo altrove: il presente del passato è la memoria, il presente del presente la visione, il presente del futuro l’attesa.”
(Sant’Agostino)
Teniamo a mente questo concetto, ci servirà nel prossimo paragrafo.
Paura del futuro: come identificarla e superarla?
La paura del futuro è propria dell’uomo, ma dobbiamo in qualche modo superarla. È inutile infatti preoccuparsi di un futuro che vediamo nero, se non agiamo nel presente. Abbiamo parlato in un nostro precedente articolo delle distorsioni cognitive e di quanto influenzino negativamente la nostra vita. Sebbene dettati da ragionamenti razionali, le conclusioni della nostra mente possono essere assolutamente sbagliate. Facciamo un esempio pratico prendendo in causa una paura che ci spaventa tutti: l’inquinamento ambientale. Plastiche nel mare, video strazianti di tartarughe a cui viene estratta una cannuccia dal naso, montagne di immondizia che fanno ammalare animali e anche noi. Un vero e proprio ciclo allarmante. Cosa puoi fare per quella povera tartaruga? Per lei nulla, ma le tue azioni oggi saranno un mattoncino in più per un futuro più pulito.
Strategie e consigli
Agire sulle nostre paure del domani è molto importante e ci permette, oltre che a contribuire davvero ad un futuro migliore, a calmare le nostre ansie. Prendendo sempre come esempio il problema ambientale, puoi, ad esempio, migliorare la tua raccolta differenziata, fare scelte più salutari come prendere la bici anziché l’auto. Adotta una serie di accorgimenti che ti permettano di affrontare la tua paura del futuro.
Andiamo anche nel micro e prendiamo come esempio un problema meno globale: hai paura di non superare un esame. Un futuro che è quasi presente. Allontana la tua procrastinazione e inizia a studiare oggi. No, non dopo pranzo, non dopo aver fatto la lavatrice, subito. Ricorda: le tue azioni di oggi, sono alla base di un futuro meno angosciante.
Oltre alle azioni, fondamentale è avere un atteggiamento positivo di fronte ad un futuro che sembra sempre più nero. Non fare quindi di tutta l’erba un fascio: guerre, carestie, pandemie, ci sono sempre state e ci saranno sempre. Chi avrebbe mai pensato che noi stessi, uomini moderni, avremmo vissuto una vera e propria pandemia in pieno stile medioevale? Anche in quel frangente di certo il futuro e, ancora di più il presente, non ci sembravano di certo felici. Invece, anche quel brutto momento è stato superato ed è diventato passato.
Guardiamo al futuro con ottimismo e iniziamo già da ora a cambiare abitudini non solo da un punto di vista del quotidiano, come ad esempio scegliere la busta in carta anziché in plastica per dirne una, ma iniziamo anche a cambiare mentalmente. Come? Apprezzando di più il nostro presente.
Paura del futuro: pro e contro
La paura del futuro può spingerci verso due direzioni: una negativa, nella quale la paura ci attanaglia, ci blocca e ci rende la vita un inferno. L’altra positiva nella quale la paura, anziché bloccarci, ci spinge verso l’azione e il miglioramento di noi stessi. Ricorda: presto il nostro presente diventerà il nostro passato, quindi cerchiamo fin da ora di costruire quelli che saranno bei ricordi. Concentrati quindi sul qui e ora e fai del tuo meglio per viverlo appieno:
“Il futuro è molto aperto, e dipende da noi, da noi tutti. Dipende da ciò che voi e io e molti altri uomini fanno e faranno, oggi, domani e dopodomani. E quello che noi facciamo e faremo dipende a sua volta dal nostro pensiero e dai nostri desideri, dalle nostre speranze e dai nostri timori. Dipende da come vediamo il mondo e da come valutiamo le possibilità del futuro che sono aperte.”
(Karl Popper)