Quante volte ti è stato detto da amici, familiari o colleghi: “devi essere più sicuro di te!”? Se stai leggendo questo articolo, è probabile che siano molte. Mettere in discussione le proprie qualità è un buon modo di spingersi ad essere migliori, a volte però l’insicurezza raggiunge livelli eccessivi, ai limiti del patologico. E’ importante quindi capire da dove nasce l’insicurezza, e cosa fare per contrastarla.
I social media, la televisione, gli influencer, ci mostrano un mondo di corpi perfetti, visi di porcellana, battute divertenti e opinioni puntuali su tutto ciò che accade nel mondo. Gli esempi famosi che abbiamo – volenti o nolenti – ci mostrano una sicurezza in se stessi talmente costante, che – a ben guardare – ci vuole poco a capire che è costruita. Una tale consapevolezza, sempre uguale ogni giorno, non può essere naturale. Non sempre però abbiamo gli strumenti per capirlo, o meglio, non sempre abbiamo la lucidità giusta per usarli. Proprio per questo è importante che ognuno di noi lavori su se stesso. Avere una percezione realistica della propria persona aiuta a non sentirsi in difetto rispetto agli altri. Per capire da dove nasce l’insicurezza, quindi, è importante guardarsi dentro, certo, ma con un occhio attento a tutto ciò che è intorno a noi.
Insicurezza: come riconoscerla
L’insicurezza è la sensazione che ci fa sentire inadeguati, incapaci di prendere decisioni corrette. L’abbiamo provata tutti, almeno una volta nella vita. Ci siamo sentiti poco attraenti, poco efficienti, troppo poco “bravi”. Ma come riconoscerla? In pochissime parole, potremmo dire che l’insicurezza porta a nascondersi. Con questa espressione si intendono tutti quegli atteggiamenti che hanno come risultato quello di non esporsi mai. Ti capita spesso di stare in silenzio in contesti di gruppo? Durante i meeting di lavoro non esponi mai una tua idea? Dai spesso ragione al tuo partner per evitare discussioni? Questi sono tutti segnali chiari dell’insicurezza patologica. Prima di dedicarci a come superare l’insicurezza, però, capiamo come agisce.
Il disagio parte spesso da un aspetto della nostra vita, e man mano si estende agli altri. Ad esempio, se ci sentiamo poco sicuri del nostro aspetto fisico, è probabile che a lungo andare metteremo in discussione la nostra vita di coppia. Minata quella, passeremo al lavoro, e così via. Il meccanismo è abbastanza semplice, un perfetto effetto domino. Se non ti piaci fisicamente, col tempo inizierai a chiederti come sia possibile che qualcuno ti trovi attraente. Questo dubbio ricadrà in prima battuta sul tuo partner. La prima cosa che metterai in discussione, quindi, sarà proprio la tua relazione, e l’onestà dei suoi sentimenti per te. Col passare del tempo potresti arrivare a pensare che nessuno ti troverà mai piacente. E ancora più avanti, potresti credere di non valere molto neanche sul lavoro. Così via, butterai giù la tua vita come un castello di carte.
Da dove nasce l’insicurezza
E’ molto probabile che ognuno di noi, in momenti diversi, abbia visto vacillare le proprie certezze. Durante l’adolescenza, o subito dopo, o ancora con la prima delusione d’amore o lavorativa, tutti, almeno una volta, ci siamo sentiti “non abbastanza”. Per alcune persone però, questi momenti di crisi sembrano non passare mai. Se trascinata a lungo, se non affrontata, l’insicurezza può diventare patologica. Vediamo insieme quali sono le cause principali che danno il via a questo disturbo.
La famiglia: porto sicuro o primo interruttore di insicurezza
La prima causa di molti problemi psicologici si trova nella famiglia. La nostra storia, il modo in cui siamo stati amati, cresciuti e motivati, crea le basi su cui ci formeremo. Hai avuto genitori assenti, o distratti? Sei cresciuto in un ambiente in cui il clima era ostile? Non ti sei sentito sostenuto nei tuoi successi e nel perseguire i tuoi obiettivi? E’ molto probabile che la tua insicurezza patologica abbia origine in famiglia. Non è detto che i tuoi genitori abbiano minato la tua autostima in modo consapevole, anzi! Fino a qualche anno fa si riteneva che un approccio rigido e senza fronzoli, stimolasse la crescita di adulti più competitivi, e “vincenti”. O più semplicemente, è possibile che i tuoi genitori abbiano replicato il modello educativo che hanno vissuto. O ancora, che fossero solo troppo impegnati dal lavoro e dai problemi di tutti i giorni.
Ad ogni modo, colpevolizzarli non ti farà sentire meglio, se non in un primo momento. Se ti stai chiedendo come superare l’insicurezza, e credi che la tua nasca tra le mura domestiche, affronta il problema con un professionista. Parlane con uno psicologo, assolvi te stesso prima, e i tuoi genitori poi. Nella maggior parte dei casi i genitori non si accorgono delle proprie mancanze finché non è troppo tardi. Noi siamo sicuri che i tuoi – a modo loro – ti amano e ti hanno amato moltissimo.
Voti e bullismo: come superare l’insicurezza nata tra i banchi di scuola
Un altro terreno fertile per l’insicurezza è sicuramente la scuola. Quale che sia l’ordine e il grado, i problemi che nascono tra i banchi di scuola spesso sembrano insormontabili. C’è o c’è stata una materia che ti ha fatto disperare? Un insegnante che ha fatto di tutto per metterti i bastoni tra le ruote? Ecco, sentirti inadeguato rispetto alle aspettative, o rispetto ai tuoi compagni, può aver innescato l’insicurezza che ti porti dietro ancora oggi. La scuola, e la pressione dei coetanei e della famiglia, è un contesto rischioso per le persone inclini a buttarsi giù. Professori poco empatici, che non sanno guidarti nel modo giusto, e genitori pressanti, possono creare un mix esplosivo. Unendo tutti questi fattori si crea negli studenti un’insicurezza difficile da debellare.
Un paragrafo a parte sul capire da dove nasce l’insicurezza a scuola lo merita invece il bullismo ( e il cyber bullismo). Essere vittima di bulli, a qualsiasi età, è un attacco durissimo all’amor proprio e alla sicurezza. Il bullismo, e il cyber bullismo, compiono attacchi ripetuti nel tempo, che diventano estenuanti per le vittime. Chi li subisce infatti, non vede solo presi di mira aspetti personali – estetici, ma anche religiosi, razziali, etc. – che chiaramente vengono messi in discussione; ma vede anche minata la propria capacità di reazione. Si innesca, quindi, la reazione del “non sono abbastanza” forte, o combattivo. L’insicurezza patologica è una conseguenza frequente e molto difficile da risolvere nelle vittime di bullismo. Se sei vittima di bulli, o ti accorgi che qualche tuo compagno/a lo è, allerta subito un adulto. Puoi salvargli la vita.
Il mobbing e l’insicurezza patologica
Nella vita di un adulto, l’ufficio è uno dei luoghi da dove nasce l’insicurezza più profonda. Non è raro, infatti, che i colleghi si mettano in competizione con armi poco eleganti. Allo stesso modo, può succedere che i superiori si pongano in modo aggressivo o svilente. Spesso lo fanno senza un reale motivo, solo per il puro gusto di rimarcare la gerarchia. Se questi comportamenti diventano insistenti, ci sono gli estremi per parlare di mobbing. Il mobbing, ovvero la “persecuzione sistematica sul luogo di lavoro“, è una delle principali cause di insicurezza patologica negli adulti. Se stai vivendo una situazione di questo tipo sul posto di lavoro, fai subito una segnalazione a sindacati, risorse umane, e rivolgiti ad un avvocato. La legge offre tutti gli strumenti per difenderti, non permettere a queste persone di farti del male.
I sintomi più frequenti dell’insicurezza
Ora che abbiamo isolato alcune tra le principali cause dell’insicurezza, vediamo come riconoscerla, ovvero quali sono i sintomi più frequenti. Nel caso in cui il problema riguardi il tuo aspetto fisico, è molto probabile che col tempo tu abbia iniziato a nasconderti. No, non letteralmente, bensì con l’abbigliamento, o il linguaggio del corpo. Il tuo armadio nel tempo si è riempito di colori scuri, abiti senza forma o personalità? Forse il tuo look sta lanciando un allarme. Cercare di sparire nei propri abiti è un segnale di insicurezza patologica. Per capire da dove nasce l’insicurezza, anche il guardaroba può essere d’aiuto.
Un altro segnale importante, cui abbiamo fatto cenno all’inizio, è il tuo modo di interagire col mondo. Se tendi a stare in disparte, ad evitare discussioni e prese di posizione, forse c’è alla base una mancanza di sicurezza. Questi sintomi sono particolarmente evidenti perché di solito si ripetono sul lavoro, ma anche in famiglia, e col partner. Non si parla quindi di un problema circoscritto ma di un disagio diffuso.
In parole povere, l’insicurezza patologica ha come sintomo lampante il tentativo continuo di essere invisibile. Si manifesta con tutta una serie di comportamenti remissivi e auto svilenti, oltre che con la sempre maggiore accettazione degli attacchi esterni, come se fossero meritati.
Come superare l’insicurezza
Ti sei riconosciuto nei sintomi elencati nei paragrafi qui sopra? Allora è il momento di correre ai ripari. Una volta compreso da dove nasce l’insicurezza e appurato che ne sei vittima, arriva il momento di affrontarla. Il percorso sarà diverso a seconda della sua origine. Sarebbe opportuno però, in ogni caso, farti affiancare da un professionista che sappia guidarti al meglio.
Se la tua insicurezza riguarda l’aspetto fisico, quello su cui concentrarti è il rapporto col tuo corpo. Cerca di guardarti nel modo più onesto possibile. E’ davvero così terribile ciò che vedi? Cosa non ti piace, e cosa invece ti piace? Per ogni aspetto che ti fa sentire a disagio cerca di trovarne uno che invece ti fa sentire attraente. Ad esempio, pensi di aver bisogno di perdere peso, ma guardati, hai degli occhi meravigliosi! Potresti iniziare prendendo appuntamento con un nutrizionista, ma anche regalandoti quel nuovo mascara pazzesco. Il tuo problema principale ha a che fare con l’esporti e le relazioni? Un primo passo potrebbe essere iscriverti a un gruppo di lettura in biblioteca, o -per i più audaci – un corso di teatro.
Nessuno dei consigli elencati può sostituire un supporto psicologico professionale, ma sono tutti passi in più che puoi aggiungere al tuo percorso personale. L’insicurezza patologica è un freno a mano costantemente tirato nella tua vita. Non lasciare che ti precluda tutte le cose belle che potresti vivere. Affronta il problema e trova il percorso giusto per te, lascia andare questa zavorra e vola alto!
Dall’insicurezza si può guarire
Sappiamo bene che un solo articolo non può essere risolutivo, ma aver raggiunto queste righe ci dice che stai cercando aiuto. L’insicurezza patologica è un disagio serio e invalidante se non affrontato. Tu sai meglio di noi quante esperienze ti stai lasciando scappare, e sai che è giunto il momento di uscire dal guscio e prendere tutto ciò che meriti dalla vita. Il nostro obiettivo è quello di aiutarti a capire da dove nasce l’insicurezza che ti porti dentro, o almeno accendere una piccola luce nel buio. Se sei arrivato fin qui, forse ci siamo riusciti. Ti va di raccontarcelo nei commenti?