Manipolazione emotiva: una gabbia dorata in cui molti cadono vittima e faticano ad uscirne. La chiave per aprire questa gabbia però non ce l’ha il manipolatore nel suo taschino, come vuole farci credere, ma ce l’abbiamo noi, anche se forse non lo sappiamo ancora. In questo articolo vediamo insieme cos’è la manipolazione emotiva, come riconoscerla e, soprattutto, come uscirne.
Cos’è la manipolazione emotiva?
La manipolazione emotiva è uno strumento psicologico subdolo e malsano usato da persone con una forte mania del controllo, con una totale mancanza di empatia al fine di raggiungere i propri scopi: agli occhi di un manipolatore siamo semplici strumenti per ottenere un obiettivo. E riconoscere questa categoria di persone può essere molto difficile proprio perché è in grado di manipolare la mente altrui senza che la vittima se ne renda conto. Un manipolare infatti nasconde la sua vera personalità e il suo fine dietro ad attenzioni che ci fanno sentire speciali, dietro a modi cortesi, dietro ad un fascino e ad un savoir-faire che ci attirano verso il manipolatore, cadendo nella sua trappola. Una volta che ci ha conquistati è molto difficile uscire dalla situazione emotiva che abbiamo costruito, inconsapevoli di quello che stava realmente accadendo.
Se ti riconosci, se sei anche tu caduto nella rete di un manipolatore, sappi che non sei solo, che non sei l’unico, e soprattutto, che puoi uscirne. Chiedi sempre aiuto ad un professionista quando ti trovi in difficoltà e non aspettare che la situazione peggiori. Nel frattempo ecco qualche caratteristica di un comune manipolatore così da poterli riconoscere per tempo.
Manipolazione affettiva: come riconoscerla
Ci sono determinate caratteristiche che tratteggiano un manipolatore. La persona in questione infatti non si mostra per quello che è davvero, come abbiamo già visto, e riesce a ottenere ciò che vuole da noi perché ha intuito le nostre debolezze e le nostre fragilità. Non gli importa davvero di noi e non si farà scrupoli quando sarà necessario ferirci o abbandonarci: insomma, senza tanti giri di parole e senza utilizzare lessici medici specifici, ci troviamo difronte ad uno stronzo (sia al maschile che al femminile, sia chiaro).
Le fasi: tecniche di un manipolatore
Ci sono alcune fasi, alcuni step che il manipolatore segue per farci avvicinare a lui. I metodi più comuni sono:
- Rinforzo positivo. Se siamo persone bisognose di approvazione e di lodi, il manipolatore lo capterà subito e non si farà scrupoli ad utilizzare questo nostro bisogno per conquistare la nostra fiducia. Può anche farlo a intermittenza proprio per confondere le acque e lasciarci in uno stato di dubbio;
- Apprendimento traumatico. Se il manipolatore ha in precedenza dato sfogo alla sua rabbia perché le sue richieste non sono state assecondate, il manipolato farà di tutto affinché quell’episodio non ricapiti;
- Punizione. Sensi di colpa, silenzi, intimidazioni verbali e fisiche, tutti questi elementi altro non sono che leve da utilizzare per arrivare al proprio scopo.
- Il gergo specifico. Un manipolatore userà un certo tipo di linguaggio per confonderci, per prenderci in giro, per averla vinta. Frasi come “non capisci”, “non ho mai detto questo”, “sei troppo suscettibile” sono metodi per farci credere di essere noi i cattivi della situazione e loro povere vittime innocenti. Ovviamente non è così, ma, facendo leva sulla menzogna ne escono vincitori.
È giunto il momento di uscirne.
Manipolazione emotiva: i sintomi
Pensi di essere anche tu preda di una relazione malsana? Potrebbe essere una relazione non solo di tipo amoroso, che coinvolge un partner, ma può avere anche natura lavorativa o d’amicizia quindi fai bene attenzione ai contesti in cui vivi. I sintomi più comuni sono:
- Non sentirsi sé stessi in presenza di quella persona;
- Sentirsi controllati in modo eccessivo;
- Sentirsi in colpa anche per cose non fatte, sentirsi sempre emotivamente stanchi per colpa di quella persona;
- Essere vittima di ricatti emotivi;
- Giustificazione sempre e comunque del manipolatore che ha sempre ragione ai nostri occhi di manipolati.
Questo climax di sintomi porta ad alti livelli di angoscia, di paura di perdita, di attacchi di panico: il manipolatore, ormai comodo comodo nella nostra mente, diventa per noi sia “cura” che malattia, l’unico capace di ferirci e l’unico capace di darci sollievo. Un sollievo fittizio, ovviamente.
Come difendersi? Strategie tecniche e consigli
Uscire da un periodo magari prolungato di manipolazione emotiva è difficile e doloroso. Ci sentiamo impotenti, a volte stupidi per essere caduti in finti sorrisi e false lodi, ma non dobbiamo sentirci colpevoli o sciocchi: siamo stati di fatto vittima di un abuso. Un percorso psicologico ti aiuterà ad uscire dalla realtà distorta che ha creato il tuo manipolatore e tornerai a vedere le cose come sono davvero, senza distorsioni. Una nuova vita ti aspetta, non arrenderti alla situazione.
E se percepiamo che ci troviamo di fronte ad un manipolatore? Come comportarsi?
- Resta sul vago. Il manipolatore vorrà sapere tutto di te per poterti controllare al meglio, ma se non gli darai spazio non avrà strumenti per confonderti;
- Non lasciarti impressionare dalle sue lusinghe. Lo sappiamo, non c’è niente di meglio che sentirsi importanti, ma questo lo sa anche il manipolatore. Non dargli corda: sei importante comunque, non hai bisogno della sua approvazione;
- Non offenderti alle sue provocazioni. Minimizza tutto ciò che dice. Lo lascerai spiazzato e non troverà nessun aggancio per manipolarti.
Per non cedere alla pressione che un manipolatore fa su di noi ci vuole molta forza soprattutto se il rapporto malsano è in famiglia. Anche un genitore infatti può essere un manipolatore affettivo e ci vorrà ancora più forza per uscirne: non mollare, sappiamo che ce la puoi fare.
Conclusioni
Il lavaggio del cervello è un’operazione semplicissima, che ha tutte le apparenze della cortesia e usa come strumento (di tortura) la ripetizione delle cose. Ho capito che non è difficile persuadere, convincere e persino entusiasmare: basta ripetere cento, mille volte la stessa cosa e, automaticamente, si otterrà persuasione, convinzione, entusiasmo.
(Goffredo Parise)
Quella della manipolazione emotiva è una tecnica che abbiamo utilizzato tutti noi almeno una volta nella vita, magari in situazioni innocenti. Da piccoli per avere un dolcetto in più, fra amici per andare alla pizzeria che preferiamo noi, con il nostro partner per andare a vedere il film che vogliamo: ma tutte queste situazioni sono piccoli momenti di leggerezza, senza un fondo di cattiveria o di reale prevaricazione nei confronti dell’altro. Non confondiamo quindi questi comportamenti: il vero manipolatore può davvero rovinare la vita di un altro e va fermato prima che questo accada. Impara a difenderti e, come sempre, chiedi aiuto.
Continua a seguirci.