Sei alla tua scrivania. Ma oggi c’è qualcosa di diverso. È da tanto che sotterri questa sensazione, ma oggi proprio non ce la fai: ti senti come un vulcano che sta per esplodere. Il tuo cervello vorrebbe dare le dimissioni, il tuo stomaco ormai è lava incandescente. Questa sensazione ha un nome e si chiama sindrome di burnout, e ti sta lentamente bruciando da dentro da un troppo tempo. In questo articolo vediamo insieme cos’è la sindrome di burnout, come affrontarla e come prevenirla.
Sindrome di burnout: cos’è e da dove nasce?
La sindrome di burnout deriva dal verbo inglese “to burn out”, “bruciarsi”, in italiano, con la sfumatura dell’esaurirsi, proprio come un cerino. A coniare il termine negli anni ‘70 è stata la psichiatra americana Christina Maslach che definì il burnout come “una sindrome di esaurimento emotivo, depersonalizzazione e ridotta realizzazione personale”. Inizialmente il termine faceva riferimento alla categoria di lavori particolarmente stressanti sia da un punto di vista fisico che psicologico come ad esempio il medico e gli infermieri, ma poi il concetto si estese.
La psicologa non si limitò ad individuare la sindrome di burnout, ma creò anche un test specifico per identificare i vari livelli di stress lavorativo chiamato Maslach Burnout Inventory. Ovviamente è auspicabile farlo insieme ad uno psicologo del lavoro che può analizzare i risultati e aiutarti in un percorso preciso, ma così giusto per fermarti un attimo e riflettere sul tuo stato di salute può essere sufficiente un primo test in solitaria. Perché si manifesta la sindrome di burnout?
Perché e come si manifesta? I sintomi
La sindrome di burnout si manifesta perché il nostro lavoro ci sta mangiando vivi. I motivi possono essere molti e variare da persona a persona a seconda della propria sensibilità. Una persona perfezionista esigerà molto, troppo da se stessa e pretenderà che il proprio lavoro sia sempre al massimo. Un professionista invece che non sa mai dire di no si sovraccaricherà di responsabilità e il suo impegno ad un certo punto non sarà più sufficiente e finirà con l’esaurire le energie.
In ogni caso, al di là della tua personalità, il terreno fertile per far crescere ansie e stress è un luogo di lavoro malsano. Troppo spesso l’azienda è disorganizzata ai massimi livelli e magari proprio tu, professionista che ci stai leggendo ora, ne paghi le conseguenze. Magari il tuo datore di lavoro non apprezza i tuoi sforzi, anzi, ti sottostima come dipendente. Un ambiente ostile, e di mobbing se ne sente parlare in modo preoccupante al giorno d’oggi, è davvero deleterio per la nostra salute.
Conseguenze e rischi della sindrome di burnout
Un impegno e una presenza esagerata nel proprio lavoro porta a conseguenze devastanti non solo per la nostra salute, ma anche per le nostre relazioni. Il burnout ci porta a trascurare il nostro partner, ad essere meno pazienti con i figli, ad essere troppo stanchi sia fisicamente che mentalmente per uscire con gli amici. Oltre ai classici sintomi (mal di testa, disturbi gastrointestinali, attacchi di panico, disturbi del sonno), la sindrome di burnout ti porterà a volerti distaccare così tanto dal tuo lavoro da non provare quasi più nulla a riguardo. Diventerai una persona fastidiosamente cinica ed apatica sia nei confronti del lavoro che della vita. E l’apatia è un tunnel da cui è difficile uscire, credi a noi.
Come identificarla, superarla e prevenirla? Strategie e consigli
Uno dei sintomi dell’arrivo di un esaurimento nervoso è la convinzione che il proprio lavoro sia tremendamente importante. Se fossi un medico, prescriverei una vacanza a tutti i pazienti che considerano importante il loro lavoro.
(Bertrand Russell)
Uscire dalla sensazione di burnout non è facile. Non basta una vacanza, staccare la spina per un po’ e ricominciare con lo stesso tran tran, con le stesse brutte abitudini, nella stessa azienda. C’è bisogno di un cambiamento totale. Se ormai sei cotto, bruciato, esaurito, devi rivolgerti ad uno psicologo e, qualora il problema fosse il luogo di lavoro (e diciamoci la verità è quasi sempre così) allora inizia a mandare curricula: hai bisogno di cambiare aria.
Sindrome di burnout: rimedi
Se invece, leggendo, ti riconosci e sai di essere in tempo per prevenire il totale blackout allora ecco qualche consiglio:
- Rispetta il tuo corpo e la tua mente. Se ti senti sovraccarico, fermati, respira, prenditi una pausa. Quand’è l’ultima volta che ti sei ascoltato davvero?
- Impara a dire di no. Dire di no ad una richiesta non significa essere pessimi colleghi, ma significa non sovraccaricarsi di progetti che poi faticheremo a portar a termine.
- Trova un equilibrio tra lavoro e vita. Il lavoro è importante certo, ma a casa c’è sicuramente qualcuno che ti aspetta che sia il tuo partner o il tuo gatto. Non trascurare nessuno dei due, nemmeno te stesso.
- Non sei perfetto, accettalo. Nessuno è perfetto, nemmeno tu. Scendi quindi dal piedistallo e impara a vivere tra noi comuni mortali dove si sbaglia e si impara: ti sentirai meglio.
- Non avere aspettative irraggiungibili. Poniti degli obiettivi realistici, non metterti in testa assurde mete di successo: fai un passo alla volta e festeggia sempre i tuoi piccoli, ma significativi successi.
Conclusione
Linus: Sai qual è un pensiero che mi spaventa?
Charlie: No, quale?
Linus: Solo un metro scarso di flanella sta tra me e un esaurimento nervoso!
(Linus, Charles M. Schulz)
Non arriviamo anche noi ad un passo dall’esaurimento nervoso. I sintomi arrivano ben prima e i campanelli d’allarme sono molti: scarso appetito o, al contrario, voglia di affogare i nostri problemi sotto un kg di gelato al triplo cioccolato. Notti intere a preoccuparsi, senza mai chiudere occhio. Sentirsi assenti e privi di energia. Forse è da un pezzo che il nostro corpo ci chiede di rallentare e noi, per tutta risposta, mettiamo il piede sull’acceleratore. Non ignoriamo il nostro corpo: presto o tardi ne pagheremo le conseguenze. Rallentiamo fin da subito, prenditi una pausa, concediti del tempo per te stesso, non lasciare che il tuo cervello bruci: sii il miglior pompiere di te stesso.
Al prossimo articolo!