Prego, si accomodi, si sieda sul lettino. Ora tossisca e risponda alla domanda: come definirebbe la sua facoltà di laurea? “Molto facile, per questo mi sono laureato”. Bene, bene, altra domanda: che ruolo ricopre al lavoro? “Uno che non merito. Non c’era nessun altro candidato per questo hanno scelto me”. Bene, bene ora dica 33 “Sono solo un inganno, prima o poi mi scopriranno”. Bene. La diagnosi è chiara: lei ha la sindrome dell’impostore. Cos’è la sindrome dell’impostore? Quali sintomi manifesta la sindrome dell’impostore? Quali le cause e soprattutto quali i rimedi? In questo bugiardino…ops…in questo articolo tutto quello che c’è da sapere.
Cos’è la sindrome dell’impostore?
La sindrome dell’impostore è una condizione psicologica che ci perseguita dall’infanzia. Una brutta bestia che abbiamo in testa e che con quella sua vocina sottile, ma tagliente come una lama ci sussurra: non meriti nulla di tutto ciò che hai. I tuoi successi sono il frutto di fortuna. Prima o poi ti smaschereranno: tutti sapranno che non dovresti essere qui. Anche se questa sindrome non è presente nel manuale diagnostico dei disturbi mentali, chi ne soffre sa bene quant’è invalidante. Soffri anche tu di questa sindrome? Scopriamolo insieme. Distendi sul lettino. Anzi, meglio, mettiti davanti ad uno specchio. Ma prima un po’ di storia.
Le origini di questa sindrome
1978. Le psicologhe Pauline Clance e Suzanne Imes, scoprono questa sindrome osservando un gruppo di donne in carriera. Ansia, perfezionismo, autocritica esagerata. L’essere mai abbastanza era il comune denominatore dello studio. Nonostante l’esperimento sia stato svolto su un campione femminile, presto si constatò che la sindrome dell’impostore, termine ormai coniato per questo stato mentale, colpiva sia donne che uomini senza distinzione di sesso. Il genere dunque in questo caso è irrilevante: la paura di fallire pare colpisca il 70% delle persone. La paura di fallire e mettere in dubbio le proprie capacità è una cosa molto comune e va combattuta. Ieri come oggi.
Sindrome dell’impostore: i sintomi
Cosa vedi riflesso nello specchio? Quale immagine rimanda ai tuoi occhi? Devi sapere infatti che la sindrome dell’impostore ha a che fare proprio con l’immagine del sé e con la tua autostima. Affligge, come abbiamo detto, tanto gli uomini quanto le donne e si manifesta soprattutto in ambito lavorativo e accademico. Se stai ancora studiando forse ti sarà capitato di reagire così davanti ad un tuo successo scolastico:
- Di fronte ad un buon voto: è stata solo fortuna;
- Durante lo studio rimugini continuamente sui tuoi errori, per i tuoi gusti avrai sempre troppe lacune;
- Di fronte ad un complimento la risposta sarà sempre: mah no, era facile.
- Nel complesso: tutti sono più avanti, loro sono nel posto giusto, io no.
E davanti ad un successo lavorativo?
- Mentre sei seduto sulla tua nuova scrivania: non dovrei essere qui, non me lo merito;
- Mentre stili un preventivo: forse sto chiedendo troppo, non valgo così tanto;
- Prima di una riunione: ecco verrò smascherato in pubblico e tutto sapranno che non valgo nulla;
- Sono inadeguato per questo ruolo;
La verità è che sia che tu stia affrontando il tuo percorso di studi, sia che tu stia lavorando il problema è sempre lo stesso: i successi ottenuti finora, per te, non contano nulla, non sono una prova nella tua abilità e competenza. In quello specchio non vedi quale bella persona sei e quali sono i tuoi meriti. E da dove deriva questa visione distorta della tua immagine? La risposta è sempre la stessa: dall’infanzia.
Sindrome dell’impostore: le cause
Se sei cresciuto in un ambiente tendenzialmente ostile dove non avevi la possibilità di esprimere i tuoi sentimenti e le tue emozioni, se hai vissuto sotto una campana di vetro gestita da genitori iperprotettivi con magari fratelli con cui competere, ecco che si ha una prima risposta alle origini della sindrome dell’impostore. L’autostima che durante tutta la nostra infanzia (ma anche durante l’intera nostra vita) cerchiamo faticosamente di costruirci non viene interiorizzata e non si radica in noi: dipende sempre dall’opinione degli altri. E gli altri sono solo un fattore esterno che non dovrebbe turbare il nostro equilibrio interiore. Però lo fa.
Aggiungiamoci poi la società in cui viviamo sempre frenetica, altamente competitiva, rivolta all’obiettivo e alla conquista ecco che la frittata è fatta. La sindrome dell’impostore è servita.
Come uscire da questa situazione?
Come superare la sindrome dell’impostore? Ecco qualche strategia
Come mandare a quel paese quella vocina che ci sta rovinando ogni successo? Innanzitutto ricordiamoci che ci troviamo nella macro-area della bassa autostima quindi dobbiamo cercare di coltivare questa autostima finora mancante. Vediamo insieme qualche strategia di pensiero per vivere meglio le situazioni più stressanti:
- La tua vocina interna mente. Alcuni dentro di sé hanno un grillo parlante che li guida, altri hanno una vocina che è più simile a Pinocchio. Non permetterle di dire bugie sul tuo conto proprio a te stesso.
- Tutti commettono errori. Non abbatterti eccessivamente quando ne commetti uno. Non sei sbagliato quindi dai il giusto valore alla tua mancanza lavorativa e impara da essa;
- Nessuno è perfetto. Probabilmente se soffri di sindrome dell’impostore ti sembrerà chi gli altri siano sempre un passo avanti a te, più competenti, più abili: bè non è così. Siamo tutti un mix di pregi e difetti. E va bene così;
- Accettati. Sei una persona dalle mille qualità: impara a vederle anche tu.
- Grazie. Un grazie ha un potere che ti sorprenderà. Se qualcuno ti fa un complimento accettalo non sminuirti pensando di non meritare quanto hai ottenuto. Se qualcuno ti fa un complimento, ora sai cosa dire.
I nostri sono solo alcuni spunti quindi ricorda: in caso di disagio rivolgiti sempre a dei professionisti. Non restare mai nel silenzio.
Conclusioni
Sapevi che Jodie Foster, parlando del suo Oscar vinto nel 1988 per Sotto accusa, in un’intervista ha dichiarato:
«Pensavo fosse un colpo di fortuna. Sarebbero venuti a casa mia, avrebbero bussato alla porta e avrebbero detto: “Ci scusi, in realtà intendevamo darlo a Meryl Streep”»?
Jodie Foster
Lei è solo uno dei mille esempi di persone che soffrono di sindrome dell’impostore e facciamo questa citazione per ricordarti una cosa molto importante: non sei solo. Se senti di avere la sindrome dell’impostore probabilmente non ti accorgi di quanti attorno a te si sentano persi e spaesati tanto quanto te. Apriti al mondo, ti accorgerai che non è poi così male.
Continua a seguirci!