Ansia anticipatoria. Non bastava soffrire di ansia “semplice”, ci si deve mettere pure l’ansia anticipata, ovvero quella sensazione di catastrofe che precede un evento. L’immagine che ci propone lo scrittore di Psycho, Robert Albert Bloch è molto azzeccata:
“L’ansia è un sottile rivolo di paura che si insinua nella mente. Se incoraggiata, scava un canale nel quale tutti gli altri pensieri vengono attirati.”
E la nostra ansia spesso non si limita a scavare un canale nella nostra mente, ma abbatte persino la diga della nostra sicurezza lasciandoci in un mare di preoccupazioni. Come vincere l’ansia anticipatoria? Proviamoci insieme.
Cos’è l’ansia anticipatoria e da dove nasce?
Di ansia anticipatoria ne abbiamo sofferto tutti, prova a riflettere. La paura folle che hai provato prima di quell’ultimo fondamentale esame prima della laurea. La paura di affrontare dieci ore di aereo per raggiungere la tua meta, la paura di non riuscire a superare quel colloquio così importante per la tua carriera. Alla base di tutte queste paure c’è la paura della paura stessa. Ad ampliare questa sensazione di panico ci pensa la nostra mente proponendoci delle visioni catastrofiche sul nostro futuro. Et voilà, ecco servita l’ansia anticipatoria su un piatto d’argento.
L’ansia anticipatoria nasce da eventi spiacevoli anche se comuni: una bocciatura, un fallimento lavorativo o amoroso, tutte quelle situazioni che ci hanno provocato un grande disagio e che non vorremo mai ripetere. Da qui prende forma la nostra ansia, la nostra paura di riprovare quella gamma di emozioni negative che tanto ci hanno scombussolato interiormente. E chi di ansia anticipatoria soffre da tempo, saprà anche qual è il suo peggior sintomo. Esatto, l’attacco di panico.
Perché e come si manifesta: sintomi ansia anticipatoria
L’ansia anticipatoria si manifesta perché abbiamo paura di provare determinate emozioni negative legate ad un evento futuro. Non deve essere necessariamente un evento importante, anche le più banali situazioni quotidiane possono essere una forte fonte di stress. Conoscere ad esempio una nuova persona è spesso causa di disagio e il rimuginare prima che ciò accada favorisce lo stimolo alle visioni catastrofiche di cui parlavamo prima.
I sintomi dell’ansia anticipatoria possono essere vari e diversi da persona a persona, ma generalmente si presentano sotto forma di:
- Mal di testa o più severamente emicranie
- nodo alla gola
- tremori
- tachicardia
- stanchezza cronica
- mancanza di appetito
- confusione mentale
- disturbi del sonno che portano ad un affaticamento o irritabilità
- Ruminare, ruminare, ruminare continuamento un pensiero
- Isolarsi per evitare tutto e tutti
Come dicevamo però la forma più grave di ansia anticipatoria sfocia nell’attacco di panico. Anche qui l’attacco di panico assume diverse forme, ma, in linea di massima, si presentano in un climax di terrore e preoccupazione.
Si comincia col sentirsi in allerta, come se ci fosse un pericolo imminente. Alla base della nuca si sente un pizzicorio come se un ragnetto ci stesse mordendo. La testa inizia a girare. L’attacco di panico è ufficialmente iniziato. Il fiato si fa corto. Il corpo si irrigidisce. Sale in noi la paura di morire o di impazzire e non possiamo fare nulla per fermarlo. L’attacco di panico poi passa, siamo ancora vivi, ma resta in noi un segno indelebile che non vogliamo più provare.
Quali le conseguenze? I rischi
Chi prova un attacco di panico, o anche sintomi più leggeri, ma comunque fastidiosi o invalidanti, non vorrebbe, giustamente, provarli mai più. Questo porta a voler evitare tutte quelle situazioni che potrebbero scatenare un attacco di panico. Il rischio più grande è proprio questo: chiudersi in noi stessi ed evitare tutte quelle situazioni che possono causare ansia o attacco di panico. Questo potrebbe significare niente più pizzeria, niente più piscina, niente più viaggi e via discorrendo. Chiusi in una gabbia, nemmeno dorata, che ci siamo costruiti.
La soluzione però non è evitare le situazioni che generano angoscia, ma cercare la paura scatenante. Se hai paura di andare in pizzeria, non è di certo perché hai paura della pizza. Forse stai affrontando un momento difficile e l’attacco di panico ti ha raggiunto proprio nel momento in cui ti trovavi al ristorante. La soluzione non è ordinare su Just Eat, ma affrontare il problema con uno psicoterapeuta.
Come vincere l’ansia anticipatoria? Identificarla e superarla
“Le persone che soffrono di problemi come il panico, di fatto, vanno in panico all’idea di andare in panico. È il fatto stesso di pensare al problema, ad alimentarlo. In altre parole, il problema più grosso non è il problema originario, ma il problema che si ha con quel problema. La chiave sta nello spingere le persone al punto in cui non gli importa più di avere quel problema.”
Richard Bandler e Owen Fitzpatrick
Se soffri di ansia anticipatoria ti sentirai spesso inadeguato, incapace, fragile. Se ti lasci guidare dai pensieri negativi è molto probabile che questi si avverino e saranno tutte occasioni di autoconferma negativa. “Ecco, lo sapevo che sarebbe andata male”: quante volte te lo sarai detto come se fossi il più abile dei profeti?
Ma se attivi il pilota automatico della negatività è normale che attirerai solo eventi spiacevoli. È importante quindi che tu prenda consapevolezza di questo tuo ragionamento autolesionista e lo metta da parte. Non sarà facile, non succederà in fretta, ma devi iniziare a pensare positivo.
Ansia anticipatoria rimedi: strategie e consigli
Pensare positivo è il primo passo per una vita più sana e felice, ma ci sono anche altre cose che puoi fare per rendere la tua vita migliore, giornata dopo giornata:
- Lasciati andare. Lo sappiamo, ti sembra impossibile perché il tuo stato di allerta è continuo. Ma ci sarà un momento della giornata quando la tensione è allentata. Inizia da quel momento per cercare di rilassarti. Un respiro alla volta finché non riuscirai a calmarti anche durante i momenti più agitati della tua giornata;
- A proposito di respiro, respira. Facci caso: quante volte ti ritrovi in apnea? Il tuo corpo e la tua mente hanno bisogno di ossigeno. Fai respiri profondi, magari con il diaframma. Non ti verrà subito spontaneo, ma con un po’ di allenamento quel nodo alla gola che senti finirà col sciogliersi;
- Medita e medita di fare sport. La meditazione serve a prendere consapevolezza di sé e dell’attimo che stiamo vivendo. Ti sarà utile per non proiettarti troppo verso il futuro e vivere il presente. Anche se sei pigro inizia a fare sport. Non serve che ti iscrivi alla maratona, basta inizi a praticare dell’attività fisica, possibilmente tre volte alla settimana. Prenditi del tempo per te, per sfogare le tue frustrazioni, magari con una lunga passeggiata in mezzo alla natura, la nostra amica del cuore in questi momenti di angoscia.
Pro e contro
L’ansia può portare ad essere propostivi e a prenderci per tempo per studiare o svolgere al meglio un progetto oppure può portarci all’autodistruzione facendoci prevedere cose che non esistono e chi ci fanno sentire inadeguati.
Impariamo quindi a riconoscere l’ansia: sarà utile per conoscere meglio te stesso e per vivere meglio la tua quotidianità.
Al prossimo articolo!