Prima che il ghosting avesse un nome, Carrie Bradshaw ci aveva già messo in guardia. Se sei un fan di Sex and The City sicuramente ricorderai il post-it che Berger lascia a Carrie sparendo nel cuore della notte: ” I’m sorry. I can’t. Don’t hate me “. Ma cos’è il ghosting esattamente? Se hai posto questa domanda al tuo browser di ricerca le opzioni sono due. Hai appena sentito questa parola in qualche serie tv, oppure, purtroppo, il tuo ultimo partner è sparito nel nulla. In entrambi i casi, siamo pronti a soddisfare ogni tua curiosità, e anche a darti una pacca sulla spalla.
Sappiamo bene che lasciarsi – o meglio, lasciare – non è mai semplice. Come in ogni cosa però, sarebbe opportuno mettere in pratica le regole basilari del galateo sentimentale. O perlomeno quelle del buon senso. Sappiamo altrettanto bene che non è così scontato che questo avvenga. Se ti stai chiedendo cos’è il ghosting, be’, sappi che non viene menzionato in nessun manuale di buone maniere. Molto spesso, infatti, ci si lascia in modi turbolenti o ben poco eleganti. Nel peggiore dei casi, però, a chi viene lasciato non è concesso neanche un dignitoso saluto. Ci sono persone – sempre di più, secondo le statistiche – che preferiscono sparire nel nulla. O quasi. Cerchiamo di capire insieme chi fa ghosting e perché.
Cos’é il ghosting
Il nome dice già molto, con ghosting, infatti, ci si riferisce a un partner – o più di rado a un amico o a un familiare – che si dilegua senza spiegazioni. Come un fantasma, appunto. Nello specifico, questo comportamento prevede l’interruzione brusca e senza preavviso, di ogni tipo di contatto e relazione. Telefonate, messaggi, social, chi fa ghosting sparisce, semplicemente. Spesso applicando anche tutte le restrizioni tecnologiche possibili, come i blocchi sui servizi di messaggistica e sui vari social network. Una versione più light del ghosting è il caspering. Come puoi facilmente intuire, il riferimento al tenero fantasmino bianco è lampante. Non farti ingannare però, chi fa caspering in realtà si allontana solo un po’ più lentamente. Il partner – Casper si dissolve in modo graduale ma inesorabile. Diventa via via più sfuggente. Le chiamate diminuiscono, la disponibilità anche, e in poco tempo la sparizione è completa. Casper sparisce lo stesso senza spiegazioni, solo in modo più garbato.
Il fantasma perfetto
Ora che hai ben chiara la definizione di ghosting, cercheremo di aiutarti a capire chi fa ghosting, e perché. L’identikit del fantasma perfetto non esiste, ci sono però, alcune carattestiche tipiche. Il ghoster, cioè il fantasma sentimentale, rientra per molti aspetti nella categoria del narcisista. È anche, però, una persona immatura e che non ha di certo il dono dell’empatia. Chi fa ghosting non si pone il problema di far soffrire, anzi, lo fa con una discreta consapevolezza e nessun rimorso.
In molti casi il ghosting ha anche la funzione di attirare l’attenzione su di sé per essere cercato. Il narcisista infatti gode dell’interesse altrui, ne è ingordo. Nel momento in cui sparisce dalla relazione con te è probabile che cerchi flirt o altre relazioni. Allo stesso tempo, non è scontato che chi fa ghosting smetta di pensarti. Potrebbe infatti continuare a tenere sotto controllo la tua vita, attraverso i social magari. Così facendo sarà facile, per lui o per lei, riconoscere il momento giusto per tornare. Chi fa ghosting , infatti, spesso sfocia nell’orbiting. È così che si definisce quel comportamento per cui, pur essendo sparito, ti monitora. Quel lasso di tempo in cui studia la sua vittima, perché di questo si tratta, e attende di poterla colpire di nuovo.
Pronto intervento ghosting
Se sei stato vittima di ghosting hai una sola freccia efficace al tuo arco. Mettere da parte il desiderio di farla pagare al tuo partner e sparire, a tua volta. Renderti irraggiungibile è la punizione peggiore che tu possa infliggere a un ghoster. Come farlo? Cambia numero, bloccalo sui social, sui servizi di messagistica come WhatsApp o Telegram, impediscigli di vedere le tue storie, insomma diventa invisibile. Almeno ai suoi occhi. Ovviamente, prima di tutto, non cercarlo. Per nessuna ragione al mondo. Perché chi fa ghosting, spesso, desidera proprio quello.
Ghosting: cosa prova la vittima
Se sei vittima di ghosting avrai di sicuro un uragano di emozioni in circolo. Ma cosa provoca di preciso il ghosting? Come affrontarlo? Se una tua relazione affettiva si è conclusa bruscamente con la sparizione dell’altra persona, molto probabilmente ciò che senti più forte sono la rabbia e la frustrazione. Sono proprio queste, infatti, le emozioni più frequenti in chi si trova coinvolto in questo tipo di situazione. Un po’, certo, per la fine della storia in sé, ma in minima parte. La reazione più forte è dovuta al trattamento che ti viene riservato. Alle mancate spiegazioni, alla vigliaccheria di non affrontare la rottura in modo maturo. Il mancato momento di confronto che dovrebbe essere concesso nel momento in cui si decide – o si subisce – una rottura, serve comunque ad iniziare l’elaborazione. Se vieni privato di questo passaggio fondamentale, è chiaro che la testa si affolla di domande.
Non merito un congedo dignitoso? Valgo forse così poco? Ho davvero sprecato i miei sentimenti per questa persona? Sono domande che probabilmente ogni vittima di ghosting si è posta, almeno una volta. Quello che ci preme chiarire subito è che tu non hai colpa. Se non quella di non aver colto alcuni segnali, seppure minimi, che la persona con cui hai avuto a che fare rientrava in una certa categoria. Ad ogni modo, è davvero una colpa questa? Certo che no, perché la maggior parte dei segnali possono essere colti solo da un esperto e – ahinoi – non siamo tutti psicologi.
Il fantasma dell’amore passato
Lo sappiamo bene, se sei vittima di ghosting ti troverai ad affrontare un dolore ben piu’ grande della fine di una storia. Dovrai fare i conti con l’abbandono, con l’essere stato costretto a tenerti tutto dentro. Il mancanto confronto, anche il mancato scontro, sono infatti, tutti passaggi funzionali all’affrontare una separazione. Se sei stato privato di questo, oltre a chiederti perché, sarai anche costretto a vedertela da solo. E non è facile. Quello che possiamo dirti per certo però, è che sicuramente ti sei liberato di una persona tossica, e dopo lo struggimento e la frustrazione, gli sarai quasi grato di averti lasciato libero di vivere la vita senza farti del male.
È probabile che, trovandoti ad iniziare una nuova relazione, avrai il timore di cadere di nuovo in una storia già vista. Una delle conseguenze che si portano dietro le vittime di ghosting è proprio l’insicurezza. Non farti influenzare troppo però. Cerca di osservare bene la persona che stai frequentando, e se non riconosci dettagli allarmanti, cerca di goderti la conoscenza come merita. Se è vero che i ghoster stanno aumentando, è vero anche che il mondo è pieno di persone meravigliose. Non precluderti un amore sano per colpa delle ombre di un amore passato.
Ghosting: è successo anche a te?
Ora che sai perfettamente cos’ è il ghosting, non hai più difficoltà nel riconoscerlo. È successo anche a te? Come hai reagito? Come hai affrontato quel momento? Se ti fa piacere raccontacelo nei commenti, la tua esperienza può essere d’esempio per altri.