Work-life balance. Chiudete gli occhi. Immaginate una grande bilancia. Su un piatto c’è il vostro lavoro, dall’altra parte c’è la vostra vita privata. Da che parte pende la bilancia? Se è perfettamente bilanciata allora potete finire qui la lettura, voltate pagina e proseguite con un’altra news. Forse un approfondimento sull’arteterapia fa più al caso vostro. Se invece uno dei piatti della bilancia pende prepotentemente da un lato – e di solito è sempre il piatto del lavoro – allora vi consigliamo di continuare a leggere questo articolo. Work–life balance: cos’è e come conquistare un buon equilibro vita-lavoro? Scopriamo insieme come riequilibrare la bilancia e come raggiungere un buon work-life balance.
Cos’è il work-life balance?
Con il termine inglese work-life balance, si intende l’equilibrio tra vita privata e lavoro. A differenza di quello che si può pensare, il concetto di work-life balance non è affatto una novità e nasce nella Gran Bretagna degli anni ’70. Alla base di questo movimento c’era un’insoddisfazione specifica: le donne si battevano per aver degli orari di lavoro migliori dal momento che dovevano gestire casa, lavoro e figli. Una lotta che, per fortuna, è stata vinta. Oggi il concetto di bilancia fra lavoro e vita privata ha assunto un significato più ampio. Ma la bilancia psicologica, a pensarci bene, è uno strumento di misurazione molto più antico. Gli antichi egizi, ad esempio, credevano che il dio del mondo dei morti Anubi ponesse in un piatto di una mistica bilancia il cuore del defunto e dall’altra parte una piuma: era la pesatura dell’anima. Noi, per fortuna, non dobbiamo arrivare a tanto per trovare il nostro equilibrio interiore, ma non è sicuramente una cosa facile.
Work-life balance, perché oggi è così difficile?
Senza nulla togliere alle lotte degli anni ’70, oggi la situazione per ottenere una work-life balance ottimale è ben diversa e più complicata. Grazie al Women’s Liberation Movement abbiamo il contratto di lavoro part-time e gli orari flessibili, ma un altro ingrediente pesa sulla nostra bilancia sul lato lavoro: la tecnologia. Se da un lato, ovviamente, la tecnologia è un grosso aiuto per il nostro lavoro, dall’altro lato notiamo che siamo sempre connessi. Il nostro cervello non si spegne mai. Nemmeno quando siamo a cena con il nostro partner. Nemmeno quando siamo fuori a spasso con il cane. È stato persino coniato un termine tutto nuovo che è addirittura entrato nel dizionario Treccani proprio quest’anno, smombie, ovvero:
“Chi cammina per strada senza alzare lo sguardo dallo smartphone, rischiando di inciampare, scontrarsi con altre persone, attraversare la strada in modo pericoloso.”
La tecnologia non ci lascia nemmeno attraversare la strada in pace, giusto? Sbagliato! Siamo noi che dobbiamo dedicare il giusto tempo alle notifiche, alle mail, ai messaggi. C’è il tempo per tutto e, a questo proposito, c’è una storiella davvero calzante: il peso del bicchiere d’acqua.
Quanto pesa un bicchiere d’acqua?
Un esempio per capire l’importanza del work-life balance. Siete a lezione e il vostro professore vi fa un test a sorpresa: vi mostra un bicchiere d’acqua e ve ne chiede il peso. Boh. Quanto potrà pesare un bicchiere d’acqua? Non sforzarti a cercare una soluzione scientifica, questi test non hanno mai una soluzione di quel tipo. La risposta è: dipende dal tempo.
Il professore spiega infatti che se terrete il bicchiere d’acqua sollevato per un minuto, il peso del bicchiere sarà per voi insignificante, se invece lo terrete sollevato per una giornata allora le cose cambiano e il braccio sarà tutto indolenzito. A cambiare quindi non è il peso, ma il tempo. Il bicchiere d’acqua rappresenta il nostro stress quotidiano e le nostre preoccupazioni. Se permettiamo loro di pesarci per tutta la giornata, allora la nostra mente, tempo che arrivi la sera, sarà tutta indolenzita. Molti non riusciranno neanche a dormire come si deve. E come possiamo fare allora? Come possiamo impedire al nostro stress di controllarci mente, cuore, e spesso lo stomaco (sì, stiamo parlando a te e alla tua gastrite da stress). Scopriamo subito come intervenire nel nostro work-life balance.
Come raggiungere un buon work-life balance?
Lo stress ha un suono ben preciso: è lo squillo del telefono, il trillo di una notifica, lo squittio di una mail. Come conciliare questo suono con il ritmo della nostra vita e del nostro benessere psicofisico? Cosa fare per raggiungere un buon work-life balance?
Impara a dire di no
Da piccoli ci dicono che i no aiutano a crescere. Ed è una regola valida anche in età adulta, soprattutto se si parla di work-life balance. Dire sempre di sì non è sostenibile. Sappiamo che vuoi aiutare il tuo collega, che vuoi fare buona impressione al tuo capo, che è più facile spesso dire di sì, ma dire no a volte è necessario. Per tenere in equilibrio la vostra bilancia, imparate a dire di no. No, siamo fuori l’orario di lavoro, non posso rispondere. No, non è di mia competenza. No, non ho tempo per occuparmi anche di questo progetto. Provaci, vedrai che la bilancia inizierà a tornare nella giusta posizione.
Organizza il tuo lavoro
A volte ci sentiamo come dei giganteschi polpi a otto braccia: dobbiamo fare tutto contemporaneamente. Ma il multitasking estremo lasciamolo ai polpi, noi concentriamoci su un progetto alla volta e portiamolo a termine. La corretta gestione del tempo ti cambierà la vita e non dovrai più fermarti oltre l’orario di lavoro per finire un progetto. Questo è il passo più importante per ottenere un buon work-life balance. Potrai tornare a casa in tempo e goderti la tua famiglia. Per cena c’è il tuo piatto preferito: insalata tiepida di polpo e patate.
Il suono dello stress continua a squillare?
Se clienti, capo, colleghi proprio non vogliono capire che, una volta messo il piede fuori dalla porta non ci sei, allora, semplicemente, stacca il telefono. Se proprio non riesci ad ignorare quella mail arrivata alle 20.00, spegni il telefono, fatti una tisana e goditi la tua serata tranquilla. Qualsiasi cosa sia può aspettare il mattino seguente. La tua work-life balance è più importante.
Work-life balance, l’equilibrio è la chiave della felicità
Sappiamo quant’è difficile iniziare una nuova e sana routine quando siamo ormai fossilizzati su azioni meccaniche e nocive che portano ad una pessima work-life balance. Ma non si cambia da un giorno all’altro. Non essere troppo severo con te stesso e fai piccole conquiste un giorno per volta: un “no, non posso“. Un “ci lavoriamo insieme domani mattina”. Questi sono piccoli passi che rimetterà la tua bilancia nel giusto punto: a metà tra vita privata e lavoro. Una work life balance davvero perfetta. La tua vita personale sarà così molto più ricca di momenti davvero vissuti e non rovinati dall’ansia da prestazione lavorativa. Miglioreranno notevolmente anche le tue relazioni: basterà solo non sorreggere per tutta la giornata quel bicchiere d’acqua, ma semplicemente, berlo.
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